Per trent'anni lavorò prevalentemente per l' abbazia di San Magno a Füssen. Anche il figlio Johann Paul fu uno scultore di successo.
Biografia
Sulla vita e sulle attività di Thomas Seitz prima del suo trasferimento a Füssen non si sa nulla, per cui non sappiamo quando e presso chi svolse il suo apprendistato di scultore.
Come suo possibile maestro, sulla base delle somiglianze stilistiche, si pensa allo scultore di Schongau, Johann Pöllandt.
Nel 1709 Seitz sposò la compaesana Agnes Dopfer e nel 1710 si stabilì con lei a Eschach (oggi città di Füssen), ove nacquero i suoi due figli: Maria Barbara e Johann Paul. Padrino di battesimo per entrambi fu l'architetto Johann Georg Fischer, con il quale tuttavia più tardi Seitz litigò giungendo fino ad un contenzioso di fronte al giudice.
Nel 1714 Seitz si trasferì con la famiglia a Füssen-Faulenbach.
Egli istruì apprendisti ed impiegò lavoranti. Tuttavia egli non raggiunse mai la fama ed i riconoscimenti come altri scultori quali, ad esempio, il contemporaneo Anton Sturm.
Dopo il decesso della moglie, avvenuto nel 1738, la sua attività di laboratorio di scultura, incominciò ad andar male e nel 1741 dovette dichiarare fallimento. Egli lasciò quindi Füssen e si trasferì presso il figlio Johann Paul, a Kaufbeuren, ove, ormai ottantenne, morì.
Opere
Seitz lavorò per circa trent'anni, quasi esclusivamente a giornata, per l' abbazia di San Magno a Füssen. Il suo tipo di attività perciò non venne, nella maggior parte dei casi, riconosciuto, cosicché solo poche delle sue opere sono documentate anche archivisticamente. Inoltre le registrazioni dell'abbazia sono carenti.
Poche opere di Thomas Seitz sono riconosciute al di fuori di Füssen, per esempio quelle a Breitenwang, in Tirolo. Qui egli portò a termine, insieme con lo sconosciuto Nikolaus Kaufmann, non solo le solite decorazioni a stucco. I due artisti realizzarono anche, in dieci medaglioni a stucco nell'incavo da entrambe le parti del soffitto, l'opera più notevole do questa chiesa, la danza macabra.
Viene anche citata la versatilità artistica di Thomas Seitz, che lavorava bene allo stesso modo, legno, pietra e stucco.
Indice delle opere
La (A) indica le opere riconosciute da archivio.
Opere per l'abbazia di San Magno a Füssen
dal 1709/10 al 1720 grande collaborazione alla creazione degli stucchi della chiesa abbaziale e dell'abbazia
dal 1717 Banchi della chiesa in quercia
1719 Opere ornamentali (foglie) e teste di putti per il pulpito (A)
1719 Lavori di restauro nel convento di San Colomano a Schwangau (A)
1719 Stucchi nella chiesa della Natività a Füssen con Paul Geyr e Johann Bader (A)
1719 Stucchi nella chiesa cimiteriale di Sant'Anna a Kißlegg sotto la direzione del giovane Johann Jakob Herkomer (A)
verso il 1720 2 altari per la chiesa della Natività a Füssen
verso il 1725 (?) Stucchi per la chiesa parrocchiale di santa Walpurga a Weißensee (Füssen)
verso il 1725 Altare laterale nella chiesa di San Sebastiano a Füssen
um 1725 2 Altare laterale ed alzata per l'altare del coro nella cappella di San Magno a Lana-Gagers /Sudtirolo (A)
1728 (oppure 1724-1726 ?) Stucchi della chiesa della Risurrezione a Breitenwang (A)
1728-1734 decorazioni a stucco e figure di altare nella chiesa della Santa Croce a Steingaden-Kreuzberg
verso il 1730 (?) 2 figure sull'altare del coro nella chiesa parrocchiale di Sant'Albano a Geisenried
1741 Cartigli sorretti dai putti ai due altari laterali della chiesa parrocchiale di San Giorgio a Rückholz (A)
1745 Collaborazione (?) ai due altari laterali della congregazione e santuario dei Santi Cosma e Damiano a Kaufbeuren. (per questi altari risultano registrati in archivio lavori commissionati al figlio Johann Paul Seitz.)
1757/58 Collaborazione (?) al ciclo degli Apostoli nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo a Stötten am Auerberg (Le 12 figure sono parimenti accreditate al figlio Johann Paul Seitz.)
Adolf Layer: Füssen - St. Mang als künstlerischer Mittelpunkt des Lechtaler Barock und Rokoko, in: Festschrift zum 1200-jährigen Jubiläum des hl. Magnus, Füssen 1950, S. 47 – 89.
Richard Lipp: Die Auferstehungskirche in Breitenwang bei Reutte und ihre Künstler, in: Alt Füssen 1989, S. 203 – 212.
Herbert Wittmann: Thomas Seitz (1683-1763), „Der eigentliche Bildhauer von St. Mang“, in: Alt Füssen 2009, S. 70 – 105