Thomas ColemanThomas Coleman (Oxford, 1598 – 1647) è stato un religioso inglese, noto per la sua grande conoscenza della lingua ebraica, tanto da guadagnare l'appellativo di Rabbi Coleman. Convinto sostenitore dell'erastianesimo, ne fu il principale portavoce e rappresentante all'interno dell'Assemblea di Westminster, al fianco del giurista John Selden. BiografiaNato ad Oxford entrò al Magdalen College nel 1615[1]. Ottenne il baccalaureato nel 1618 e nel 1621, dopo aver preso i voti sacerdotali, conseguì il Master of Arts. Dopo aver ottenuto il rettorato della parrocchia di Blyton nel Lincolnshire, nel 1642 si trasferì a Londra, per sfuggire alla persecuzione perpetrata dai sostenitori di Carlo I contro i sacerdoti simpatizzanti della causa puritana[2]. A Londra dove divenne parroco della chiesa di St Peter upon Cornhill, e in quello stesso anno venne scelto tra i partecipanti all'Assemblea di Westminster, secondo lo storico ed antiquario londinese Anthony Wood, Coleman venne inserito nella lista dei partecipanti all'Assemblea per la sua profonda conoscenza della lingua ebraica,[3]. Secondo lo storico William L. Lamont, Coleman nelle sue opere fu un precursore di Thomas Hobbes[4], nei suoi sermoni. Nel 1645 Coleman fu coinvolto in una diatriba teologica con il teologo scozzese George Gillespie portavoce all'interno dell'Assemblea di Westminster dell'opposizione alle posizioni erastiane portate da Coleman e da altri religiosi[5]. Secondo gli erastiani, in accordo con il gruppo dei cosiddetti Indipendenti ed i presbiteriani, il modello da seguire per riformare la Chiesa anglicana era dato da quello della chiesa primitiva, ed era quindi necessario studiarne a fondo riti e struttura interna. La conoscenza della lingua ebraica si rivelò allora cruciale, dando a Coleman, e ad altri esperti di ebraico all'interno dell'Assemblea, come John Lightfoot e John Selden, un ruolo di primaria importanza. Opere
Note
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