Era figlio di Joshua Bayes, uno dei primi ministri presbiterianinonconformisti a essere ordinati in Inghilterra[2]; per questo motivo, non gli fu consentito di studiare a Oxford o a Cambridge. Fu quindi costretto, a diciassette anni, a iscriversi all'università di Edimburgo, dove studiò logica e teologia. Nel 1733, come suo padre, fu ordinato ministro nella cappella presbiteriana di Tunbridge Wells, dove prestò servizio fino al 1752, anno del suo pensionamento[3]. In seguito continuò a risiedere nella medesima città fino alla morte, nel 1761.
È probabile che nel 1742 fosse stato eletto membro della Royal Society per An Introduction to the Doctrine of Fluxions, anche se non gli sono riconosciute altre opere matematiche pubblicate in vita[4].
Divine Benevolence, or an Attempt to Prove That the Principal End of the Divine Providence and Government is the Happiness of His Creatures (1731)
An Introduction to the Doctrine of Fluxions, and a Defence of the Mathematicians Against the Objections of the Author of the Analyst (1736)
Essay Towards Solving a Problem in the Doctrine of Chances (1763, pubblicato postumo da Richard Price in Philosophical Transactions of the Royal Society of London[5])
Note
^ A. W. F. Edwards, Bayes, Thomas, in Oxford Dictionary of National Biography.
^(EN) Alexander Balloch Grosart, Bayes, Joshua, in Dictionary of National Biography, Volume 03. URL consultato il 26 giugno 2019.