The Sebadoh
The Sebadoh è il settimo album in studio della band statunitense Sebadoh, pubblicato nel 1999.[1][2][3][4] ProduzioneIl gruppo aveva ancora un contratto con la Sub Pop Records che prevedeva la pubblicazione di un altro album; venne poi sottoscritto un contratto congiunto con la Sire Records che permise al gruppo per la prima volta di avere un budjet più importante. Barlow all'epoca viveva con la moglie a Silver Lake (Los Angeles) e invitò Loewenstein a stare a casa sua per comporre e registrare un nuovo album; per la prima volta il gruppo ebbe a disposizione uno studio di registrazione professionale, vicino a dove abitava Barlow. Loewenstein, che viveva in Kentucky, coinvolse Russ Pollard per sostituire il precedente batterista Bob Fay e i due si recarono da Barlow.[5] Rispetto agli album precedenti, per la prima volta alcuni brani vennero quindi registrati in un vero studi di registrazione[1] e le sessioni durarono 5 settimane.[5] Due brani, "Cuban" e "So Long", vennero registrati nel seminterrato della casa di Loewenstein con un registratore a otto tracce. In un anno l'album vendette poco, circa un quarto del precedente, Harmacy, e quindi nel 2000 la band si trovò con il contratto con la Sub Pop scaduto e per oltre un decennio, non ci furono altre pubblicazioni del gruppo.[5] AccoglienzaNegli USA l'album restò nella classifica Billboard 200 solo una settimana raggiungendo la posizione numero 197; Nel Regno Unito l'album, pubblicato dalla Domino Records, partner della Sub Pop, rimase in classifica una settimana ma i singoli "Flame" e "It's All You" raggiunsero rispettivamente la posizione n. 30 e n. 88 della classifica dei singoli.[5] Tracce
Formazione
Altri
Note
Collegamenti esterni
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