The Lost Castle in Darkmist

The Lost Castle in Darkmist
videogioco
Schermata durante il lancio di una magia
PiattaformaArcade
Data di pubblicazioneGennaio 1987[1]
GenerePicchiaduro a scorrimento
TemaFantasy
OrigineGiappone
SviluppoSeibu Kaihatsu
PubblicazioneTaito, World Games (USA)
Modalità di giocoGiocatore singolo, due alternati
Specifiche arcade
CPU
SchermoRaster verticale
Risoluzione256×224 a 60 Hz
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 2 pulsanti

The Lost Castle in Darkmist, presentato anche come Darkmist su cabinati e volantini, è un videogioco arcade picchiaduro a scorrimento pubblicato nel 1987 dalla Taito su licenza della Seibu Kaihatsu. Il protagonista è un samurai[2] che affronta creature fantastiche usando la spada e la magia.

Modalità di gioco

Si controlla uno spadaccino orientale con armatura dorata attraverso paesaggi desolati con vista dall'alto e scorrimento verticale continuo. Il personaggio può muoversi in tutte le direzioni, ma lo spostamento verso l'alto della scena è comunque obbligato e costante. Si combattono diversi tipi di nemici, iniziando ad esempio con maghi incappucciati e mostri di fango. Questi ultimi, quando colpiti, si dividono in mostri più piccoli anch'essi da sconfiggere; inoltre a volte sparano fango e anche così possono formare altri mostri piccoli[2].

Si può attaccare in tutte le direzioni a corto raggio con la spada, o a lungo raggio sparando meno potenti proiettili magici. Se sono stati precedentemente ottenuti i relativi oggetti magici, si possono lanciare singole magie più potenti, consumando gli oggetti nell'ordine senza poter scegliere quale. Le magie hanno effetti come sparare istantaneamente molte palle di fuoco o generare temporaneamente aure di attacco/difesa intorno al personaggio[3]. Si dispone di una barra di energia vitale che si consuma gradualmente quando si subiscono attacchi.

I nemici uccisi lasciano piccoli forzieri, che devono essere colpiti per aprirli e rivelare oggetti utili da raccogliere, prima che escano dallo schermo visto che lo scorrimento non aspetta[4]. In questo modo si possono ottenere gli oggetti magici, vari power-up, potenziamenti della spada, tesori di valore economico, e anche qualche malus[3]. L'inventario degli oggetti trasportati è mostrato in basso.

Avanzando nel gioco si raggiungono zone all'interno di edifici, con pareti a labirinto, dove lo scorrimento diventa multidirezionale e non più obbligato, ma dipendente solo dai movimenti del giocatore. Ci sono porte a senso unico e teletrasporti per passare tra varie sezioni dell'edificio[2]. Si arriva anche a scontri con boss e miniboss dove lo scorrimento si ferma del tutto. Quando si raggiungono i villaggi pacifici si può andare nei negozi, dove i tesori raccolti si possono scambiare con i vari power-up o con bonus di punteggio. Le chiese permettono di ricaricare l'energia gratis[3]. Ci sono in tutto 7 livelli[2].

Accoglienza

All'epoca la rivista Zzap! trovò che Darkmist, sebbene fosse una corretta evoluzione rispetto a giochi come Commando, non era riuscito molto bene, risultando di breve interesse, lento e con un senso di già visto[2]. Anche in retrospettiva, Retro Gamer giudicò il level design scialbo e descrisse Darkmist come un dimenticabile tentativo di mescolare picchiaduro a scorrimento e videogioco di ruolo[4].

Note

  1. ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 34, ISBN 9784990251215.
  2. ^ a b c d e Zzap! 11.
  3. ^ a b c Manuale.
  4. ^ a b Retro Gamer 105.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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