The Divine Conspiracy
The Divine Conspiracy è il terzo album in studio del gruppo musicale olandese Epica, pubblicato il 7 settembre 2007 dalla Nuclear Blast. TematicheThe Divine Conspiracy può essere definitivo come un concept album suddiviso in due parti. La prima parte dell'album (fino a La'fetach Chatat Rovetz) parla del lato oscuro della psicologia umana, analizzando in The Obsessive Devotion il problema dello stalking e della dipendenza affettiva, in Menace of Vanity quello dell'arroganza e dell'egocentrismo che finiscono per distruggere amicizie, in Chasing the Dragon quello della tossicodipendenza e in Never Enough quello dei chi non riesce a contenere i propri desideri.[1] Nella seconda parte dell'album viene introdotta dalla strumentale La'petach Chatat Rovetz ("לפתח חטאת רובץ"), che è un'espressione ebraica che indica il peccato che si nasconde e attende la possibilità di colpire e influenzare. Dopo di questa si conclude la saga The Embrace That Smothers, iniziata dagli After Forever in Prison of Desire e continuata dagli Epica in The Phantom Agony. Death of a Dream parla di una giovane musulmana uccisa del padre perché rimasta incinta del fidanzato non musulmano, Living a Lie parla di una coppia di cristiani che aspetta un figlio che morirà durante il parto, Fools of Damnation di quanto siano schiavizzanti i dogmi religiosi, Beyond Belief parla dei disastri ecologici causati dall'uomo e si ispira alla civiltà maya, Safeguard to Paradise parla di un uomo ucciso per la sua opinione sulla religione.[1] L'album, secondo Mark Jansen, è percorso da un concept nascosto. Tale sottile filo conduttore narrativo, che si conclude con la titletrack, è stato spiegato con queste parole:[2] «Il concept di The Divine Conspiracy riguarda la teoria che il protagonista ha rivelato: come prova, Dio creò tutte le diverse religioni e le diede agli uomini per vedere se fossero in grado di comprenderne la vera natura, capendo che tutte le religioni sono da ricondurre a una sola. L'umanità lo capirà o continuerà a uccidere le persone che lo comprendono?» Stile musicaleL'album rappresenta una svolta rispetto ai precedenti per via dell'irrobustimento delle sonorità, che si sono fatte più aggressive, oscure e strutturalmente complesse. Presenta le sonorità tipicamente symphonic metal del gruppo, ma unite con influenze progressive, death, power, gothic, melodic black, e arabeggianti/mediorientali a seconda dei brani.[3][4][5] Nel libretto Simone Simons è indicata come mezzosoprano, ma successivamente ha ammesso di esser stata classificata male e di essere in realtà un soprano.[6] CopertinaL'artwork dell'album ha come soggetto principale Simone Simons nuda, che rappresenta l'innocenza degli esseri umani alla nascita. Ma gli errori, le scelte sbagliate e il dolore ci marchiano indelebilmente, ecco perché il corpo di Simone è ricoperto di tatuaggi. Inoltre, la cantante tiene in mano una mela, chiaro rimando alla figura biblica di Eva. La mela rappresenta non solo le tematiche religiose dell'album, ma anche la curiosità che spinge a preferire il cammino doloroso della conoscenza a quello tranquillizzante dell'ignoranza e dei dogmi.[7] Tracce
Formazione
Classifiche
Note
Collegamenti esterni
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