Terapia di reidratazione orale
La terapia di reidratazione orale (ORT) è un tipo di sostituzione dei liquidi utilizzato per prevenire e trattare la disidratazione, soprattutto quella dovuta alla diarrea.[1] Consiste nel bere acqua contenente modeste quantità di zucchero e sali, in particolare sodio e potassio.[1] La terapia di reidratazione orale può essere somministrata anche tramite sondino nasogastrico.[1] Si stima che l'uso della terapia di reidratazione orale riduca il rischio di morte per diarrea fino al 93%.[2] Gli effetti collaterali possono includere: vomito, livelli elevati di sodio nel sangue o livelli elevati di potassio nel sangue.[1] In caso di vomito, si consiglia di sospendere la terapia per 10 minuti e di riprenderla gradualmente.[1] La formulazione raccomandata comprende cloruro di sodio, citrato di sodio, cloruro di potassio e glucosio.[1] Il glucosio può essere sostituito dal saccarosio e il citrato di sodio può essere sostituito dal bicarbonato di sodio, se non disponibile.[1] Il glucosio aumenta l'assorbimento di sodio e quindi di acqua da parte dell'intestino.[3] Sono disponibili anche numerose altre formulazioni, tra cui quelle che possono essere realizzate in casa.[2][3] Tuttavia, l’uso di soluzioni fatte in casa non è stato studiato approfonditamente.[2] La terapia di reidratazione orale è stata sviluppata negli anni quaranta, ma è diventata di uso comune solo negli anni settanta.[4] Questa terapia è annoverata nell'elenco dei farmaci essenziali dell'Organizzazione mondiale della sanità.[5] Nei paesi in via di sviluppo il costo all'ingrosso di una confezione da mescolare con un litro d'acqua nel 2014 variava da 0,03 a 0,20 USD.[6] Nel 2015 la terapia di reidratazione orale è stata utilizzata a livello globale dal 41% dei bambini con diarrea.[7] Questo utilizzo ha rivestito un ruolo importante nel ridurre il numero di decessi tra i bambini di età inferiore ai cinque anni.[7] Note
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