Teologia razionaleLa teologia razionale (o teologia naturale) è la branca della teologia che si caratterizza per il tentativo di dimostrare, a partire dall'uso della sola ragione, l'esistenza e gli attributi ontologici di Dio. Più precisamente, secondo Johann August Eberhard, autore di formazione wolffiana che nel 1781 pubblica una preparazione alla teologia naturale, è «la conoscenza scientifica dell'esistenza e degli attributi divini basata sulla ragione»[1]. Già implicito nella Scolastica medievale, il termine compare nell'opera postuma (1484, ma scritta nel 1434-1436) di Raymond Sebond (c. 1385-1436),[2] entra nell'uso filosofico a partire da Francesco Bacone,[3] e si diffonde in ambiente leibniziano a partire da Christian Wolff nel 1700.[4] Ripresa da Kant (che ne critica il valore conoscitivo), essa si oppone alla teologia rivelata, che fonda i suoi asserti sulla fonte testuale delle Sacre Scritture e/o dei Dogmi ecclesiastici.[5] Nel tempo il termine è stato soppiantato da quello di teologia fondamentale in ambiente confessionale cattolico e da filosofia della religione nell'ambito filosofico continentale, mentre resiste in ambito filosofico analitico. Note
Collegamenti esterni
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