TaxidermiaTaxidermia è un film del 2006 diretto da György Pálfi. La pellicola ungherese, a episodi, che assume i tratti della commedia nera e del body horror, è stata presentata nella sezione Un Certain Regard del 59º Festival di Cannes.[1] TramaLe vicende sono incentrate su tre generazioni della famiglia ungherese Balatony. La prima parte, ambientata durante la seconda guerra mondiale, si focalizza sulla storia del nonno Morosgoványi Vendel, un soldato semplice affetto da masturbazione compulsiva e voyeurismo. Nella seconda parte, invece, vengono narrate le vicende del figlio Kálmán Balatony, atleta della nazionale ungherese di abbuffata sportiva. Il film si conclude con la storia del nipote Lajoska, imbalsamatore di professione. Produzione(EN)
«Before the moment of death, before the terrible knife strikes the protagonist realizes that he has something to tell, and his stories belong to his identity and his notions about what man is. His body, this perfect work of art withdrawn to itself is a whole only together with his stories. And while he stiffens to a sculpture everything ever marked by a name vanishes, only an archaical torso remains of him, made from special material stiffened into sculture, without a name.» (IT)
«Prima del momento della morte, prima che il terribile coltello colpisca il protagonista, egli si rende conto che ha qualcosa da dire, e le sue storie appartengono alla sua identità e le sue idee in merito a ciò che l'uomo è. Il suo corpo, questa opera d'arte perfetta confinata in se stesso è un tutt'uno con le sue storie. E mentre lui si irrigidisce in scultura tutto ciò che è stato segnato da un nome svanisce, solo un arcaico torso resta di lui, in un materiale pietrificato in scultura, senza nome.» Il soggetto è in parte tratto da un racconto del 1994 di Parti Nagy Lajos, A Hullamzo Balaton, adattato dal regista György Pálfi e dalla moglie Zsófia Ruttkay.[3] Il regista considera Taxidermia una sorta di film a sketch, che tuttavia non segue le modalità narrative di questa tipologia di film. Palfi ha spiegato il film come «tre bagliori dalle vite di tre persone. Le lacune tra le storie sono colmate dall'immaginazione degli spettatori.»[2] Le riprese sono avvenute a Budapest[4] nel maggio del 2004 con un budget stimato di 500 000 000 fiorini ungheresi[5]. Colonna sonoraLa colonna sonora è stata curata dal musicista brasiliano Amon Tobin. È stata pubblicata nel 2008 (due anni dopo l'uscita del film) con il nome di Taxidermia EP. Nei titoli di coda del film è udibile anche il brano Erdő del gruppo ungherese Hollywoodoo proveniente dall'album del 2004 Karmolok, Harapok. Per la canzone Pálfi ha diretto il videoclip, contenente, tra le altre, anche scene del film.[6]
Durata totale: 21:18
DivietiA causa delle controverse scene splatter e di sesso esplicito è stato vietato ai minori in tutti i paesi in cui è stato distribuito: minori di 16 anni in Francia, Germania e Portogallo; minori di 18 in Ungheria, Norvegia, Regno Unito, Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Finlandia; minori di 21 anni a Singapore. Non è stato categorizzato dal visto censura statunitense.[10] Edizioni home videoIl DVD è stato pubblicato da E1 Entertainment negli USA il 6 aprile 2010. AccoglienzaIncassiNegli Stati Uniti il film, distribuito da Regent Releasing, ha avuto una distribuzione limitata a due sale cinematografiche, incassando 11 408 dollari in 12 settimane.[9] CriticaPhilip French sul The Observer ha apprezzato la diversità del film, che si differenzia anche dal patriottico cinema ungherese degli anni settanta e ottanta, e ha commentato: «tre storie in ordine cronologico legate dall'automutilazione che avrebbero fatto passare una brutta notte persino a David Cronenberg».[11] Riconoscimenti
Influenza culturaleLa figura di Kálmán Balatony è stata paragonata a quella del personaggio della saga di Guerre stellari Jabba the Hutt e al Signor Creosoto del film Monty Python - Il senso della vita. L'impagliatore Lajoska ricorda invece Norman Bates del film Psyco.[11] Note
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