Tabula iliaca
Una tabula iliaca era uno schema utilizzato per dividere tra le varie giornate gli episodi narrati nell'Iliade di Omero, inventato probabilmente da Zenodoto presso Alessandria d'Egitto. Il termine è convenzionalmente utilizzato[1] per indicare una serie di piccoli rilievi in marmo con la raffigurazione in miniatura su più registri sovrapposti separati, degli episodi di opere letterarie epiche, con didascalie e corte iscrizioni esplicative in greco. Sono noti 22 bassorilievi con queste caratteristiche: 15 si riferiscono ad episodi dell'Iliade, 3 dell'Odissea e le altre ai miti dei Sette contro Tebe, dell'apoteosi di Eracle o ad avvenimenti storici. Tutti, tranne due, attribuiti ad epoca antonina, sono datati ai regni di Augusto o di Tiberio. La funzione dei rilievi è discussa: didattica (più probabile per i rilievi con scene di maggiori dimensioni), decorativa (per le biblioteche) o votiva (in particolare la "Tabula iliaca capitolina"). Il più celebre è la "Tabula iliaca capitolina", un rilievo proveniente da Bovillae, conservato nei Musei Capitolini di Roma e databile in epoca augustea. Il rilievo venne rinvenuto nel 1683 e raffigura l'incendio di Troia e la fuga di Enea e altre scene della guerra di Troia, derivate dall'Iliade e da altri poemi del ciclo troiano (l'Etiopide e l'Iliou persis di Arctino di Mileto e la Piccola Iliade di Lesche). Note
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