Sulconazolo
Il miconazolo, disponibile con il nome commerciale Exelderm, è un farmaco antifungino topico a largo spettro. Il suo principio attivo è il nitrato di sulconazolo, un derivato dell'imidazolo che inibisce la crescita dei comuni dermatofiti patogeni. È efficace nel trattamento di tinea cruris (fungo dell'inguine), tinea corporis (tigna) e tinea versicolor (infezione fungina della pelle) causati da ceppi fungini suscettibili. Il miconazolo si è dimostrato efficace e ben tollerato nel trattamento delle infezioni fungine superficiali.[2][3][4][5] FarmacologiaIndicazione d'usoLa soluzione di sulconazolo al 1,0% è indicata per il trattamento di tinea cruris e tinea corporis causate da Trichophyton rubrum, Trichophyton mentagrophytes, Epidermophyton floccosum e Microsporum canis, nonché per il trattamento di tinea versicolor. L'efficacia nel trattamento di tinea pedis (piede d'atleta) non è stata dimostrata.[3][4] FarmacodinamicaIl farmaco è un antifungino ad ampio spettro che inibisce la crescita di dermatofiti, lieviti e altri funghi filamentosi e dimorfici. Il fattore di inibizione relativa, una misurazione che rappresenta una parte fissa della curva dose-risposta antifungina, può essere determinato per valutare l'attività inibitoria dei farmaci antifungini. Contro lieviti patogeni come i dermatofiti e gli aspergilli, il principio attivo ha presentato valori di inibizione relativa simili ad altri imidazoli.[2] In condizioni in vitro, la potenza fungicida del sulconazolo dipende dalla sua concentrazione e dalla fase di crescita delle cellule inoculate. Il sulconazolo ha mostrato anche proprietà antibatteriche in vitro, con concentrazioni inibitorie minime (MIC) inferiori a 12,5 mg/L contro diverse specie di Staphylococcus, nonché Streptococcus faecalis e diversi anaerobi gram-positivi.[6] Meccanismo d'azioneIl meccanismo d'azione non è ben definito; tuttavia, si ritiene che sia simile ad altri derivati imidazolici.[7] La funzione degli imidazoli può essere attribuita alla loro somiglianza strutturale con le purine essenziali al metabolismo. Gli imidazoli inibiscono la lanosterolo 14-alfa demetilasi, un enzima dipendente dal citocromo P-450 presente nei funghi responsabile della conversione del lanosterolo in ergosterolo. Poiché l'ergosterolo è necessario per mantenere l'integrità della membrana fungina, l'inibizione della lanosterolo 14-alfa demetilasi porta a un aumento della permeabilità cellulare fungina. Pertanto, l'uso di un imidazolo come il sulconazolo inibisce la crescita fungina.[8][2] AssorbimentoUno studio condotto su soggetti sani a cui è stata somministrata crema al 1% per un periodo di sette giorni ha mostrato che l'assorbimento percutaneo totale di sulconazolo dopo somministrazione topica era compreso tra l'8,71% e l'11,3% della dose.[6] Un altro studio condotto su volontari sani a cui è stata somministrata 1 g di crema al 1% di sulconazolo ha stimato che circa il 12% della dose veniva assorbito attraverso la pelle.[2] In generale, gli imidazoli topici vengono scarsamente assorbiti (<15%); tuttavia, il sulconazolo potrebbe presentare livelli di assorbimento più elevati rispetto ad altri.[6][9] Volume di distribuzioneIl valore riguardanti il volume apparente di distribuzione del farmaco non è attualmente disponibile.[5] Legame alle proteineIl valore della quota riguardante il legame del farmaco con le proteine plasmatiche non è attualmente disponibile.[5] MetabolismoI valori e le vie riguardanti il metabolismo del farmaco non sono attualmente disponibile.[5] Via di eliminazioneCirca il 6,70% della dose è stato recuperato nelle urine e il 2,01% nelle feci durante un periodo di raccolta di 7 giorni. La radioattività è stata rilevata sia nelle urine che nelle feci a 7 giorni, probabilmente a causa di un effetto di accumulo.[6] EmivitaIl valore dell'emivita del farmaco non è attualmente disponibile.[5] ClearanceIl valore riguardante la clearance del farmaco non è attualmente disponibile.[5] TossicitàIn uno studio condotto su ratti a cui è stata somministrata una dose 125 volte superiore alla dose umana (in mg/kg), il sulconazolo è risultato essere embriotossico e ha provocato una gestazione prolungata e distocia. Non esistono studi adeguati o controllati sulle donne in gravidanza, pertanto il sulconazolo dovrebbe essere utilizzato durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano il potenziale rischio per il feto.[3][4] Note
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