Storiella ebraicaLa storiella ebraica, spesso detta jüdischer Witz o, semplicemente, Witz ("barzelletta" in tedesco e yiddish) per antonomasia, è la tipica espressione del cosiddetto umorismo ebraico. Nella molteplicità di argomenti e situazioni delle storielle ebraiche, un dato che spicca è la loro natura fortemente autoironica. Freud, che dedicò un ben noto studio all'indagine de Il motto di spirito (1905), rilevò come non esistesse, in altre culture, una forma letteraria analoga a quella della storiella ebraica, proprio perché è raro trovare altrove un uso altrettanto sistematico dell'autoironia. La storiella ebraica è raccontata dall'ebreo e tratta degli stereotipi che l'antisemita medio ha creato nel corso dei secoli. «Perché gli ebrei hanno tutti un naso così enorme? La storiella ebraica è anche un insegnamento, ma non vuole rivelare nulla: parte dal nonsenso e ivi finisce, solo per suggerire, evocare, far pensare. La storiella ebraica è anche un lamento: l'ebreo litiga con Dio, lo rimprovera, ma capita anche che lo consoli, e che lo canzoni. «L'ebreo ride con Dio o contro Dio, ma non riderà mai senza Dio» Bibliografia
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