Stele di Novilara
Le stele di Novilara sono due stele in pietra arenaria che si crede provenienti dalla necropoli picena di Novilara, nella provincia di Pesaro e Urbino; risalgono dunque all'Età del Ferro. Del gruppo delle stele di Novilara fanno parte altre stele provenienti dal mercato antiquario, e aventi caratteristiche analoghe. Le due stele si distinguono perché una di esse è caratterizzata da una ricca figurazione incisa, mentre l'altra contiene un testo iscritto in un alfabeto chiamato convenzionalmente "nord piceno o di Novilara". Vennero scoperte nella seconda metà del XIX secolo. Stele figurataLa stele presenta delle incisioni che raffigurano decorazioni geometriche e scene figurate di guerrieri e battaglie navali, nonché iscrizioni della lingua detta convenzionalmente "lingua picena settentrionale". È esposta al Museo archeologico oliveriano di Pesaro. La stele figurata di Novilara è frammentaria e più antica (VII secolo a.C.) delle altre. Nel frammento rimasto, è raffigurata una nave a vela spiegata, con rematori in azione e, nella parte inferiore, uno scontro navale tra due imbarcazioni più piccole. La poppa e la prua di tutte le imbarcazioni presentano elementi a forma di serpente[1]. Stele iscrittaLa stele iscritta di Novilara, con dodici righe di testo, è un documento fondamentale della lingua convenzionalmente detta "picena settentrionale"; è conservata dal 25 maggio 1904 al Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini (oggi Museo delle Civiltà) a Roma, in seguito ad acquisto da parte del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1892[2]. Le circostanze di rinvenimento della stele sono ignote; secondo l'archeologo Edoardo Brizio, proverrebbe da San Nicola in Valmanente di Pesaro[2]. Il significato dell'iscrizione ha sempre suscitato accesi dibattiti e le interpretazioni più disparate, mentre sin dall'epoca del ritrovamento è nota la traslitterazione delle dodici righe, dal momento che si tratta di alfabeto del tipo greco antico-etrusco-italico, scritto da destra verso sinistra, in uso in Italia nel VI-V sec. a.C.[2] Note
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