Stazione di Novi San Bovo
La stazione ferroviaria di Novi San Bovo è uno scalo di smistamento e deposito locomotive, parzialmente in disuso, che sorge in località San Bovo a Novi Ligure. StoriaNel 1884 venne approvato il provvedimento per la costruzione a Novi Ligure di un parco ferroviario contenente almeno 500 vagoni per fronteggiare le richieste per le merci provenienti dal porto di Genova[2]. Lo scalo merci una volta completato poteva ospitare 500 carri[3]. La stazione venne aperta nel 1885 con il nome di Parco dei Vagoni[4]. Nel 1889 divenne il primo scalo merci d'Italia e già nel 1891 venne dotato di illuminazione elettrica con lampade ad arco[5]. L'imprenditore novese Edilio Raggio, fornitore unico delle ferrovie per il carbone, nel 1902 costruisce un impianto di lavatura dei carboni e potenzia la produzione della carbonifera di Novi Ligure già presente presso lo scalo San Bovo con relativo aumento, tra Genova e Novi, del già fitto traffico merci [3]. L'8 luglio 1944 nel gravissimo bombardamento alleato su Novi Ligure che provocò circa 100 morti vennero danneggiate anche la stazione ferroviaria e lo scalo merci di San Bovo[6]. Nel giugno del 1965 a San Bovo venne demolita una locomotiva FS E.550, uscita proprio in quell'anno dall'esercizio attivo[7]. Il 25 maggio 1976 l'ultimo treno a trazione trifase percorse la linea Alessandria-Acqui, ultima linea trifase ad essere convertita a corrente continua. In seguito vennero depositate fino al 1985 prima di essere demolite, a inizio anni ottanta erano ancora presenti E.432 nel deposito[8]. Nel 2002 è stato un progetto preliminare per un futuro parco logistico integrato[9]. Il 7 febbraio 2010 c'è stata una piccola perdita di GPL da una ferrocisterna partita da Marsiglia e diretta a Cervignano del Friuli, l'esigua perdita ha comunque richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Alessandria[10]. La scalo di smistamento ha una superficie di 0,40 km² (40 ettari) e ha 62 binari per complessivi 28,5 km di tracciato interno alla stazione[1]. La movimentazione raggiunge 2.400 carri/giorno, grazie anche alla sua posizione vicina agli stabilimenti Baglietto, ILVA e Italcementi[2]. Note
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