Stazione di Lenna
La stazione di Lenna sorgeva lungo l'ultima tratta realizzata della ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1926 e il 1966, a servizio dell'omonimo comune. Assunse il nome definitivo nel 1956, allorché la località mutò il nome da San Martino de' Calvi Sud a quest'ultimo. Storia![]() La stazione fu aperta nel 1926, al completamento della seconda tratta della ferrovia della Valle Brembana, per essere chiusa nel 1966 insieme all'intera linea[1]. Così come il servizio lungo la linea, le infrastrutture di stazione erano gestite dalla Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana (FVB), cui il 15 ottobre 1903 era stato subconcesso l'esercizio da parte della deputazione provinciale[2]. Dopo decenni di intenso utilizzo da parte dei viaggiatori e nonostante l'esistenza di una domanda di traffico merci, l'impianto fu chiuso nel 1966 insieme all'intera linea[1]. Il sedime della stazione venne in seguito riutilizzato quale segmento della Ciclovia Valle Brembana. Strutture e impiantiDotata di binario di raddoppio, la stazione disponeva di un fascio merci dotato di magazzino ed era raccordata con un'impresa che spediva il legname proveniente dall'alta valle[3]. Fra i materiali spediti figuravano inoltre carichi di laterizi prodotti da una fabbrica fondata dall'imprenditore Giuseppe Oberti, attiva fra il 1876 e il 1964, che produceva mattonelle in cemento per pavimentazione e di piastrelle per mosaici commerciate in tutt'Italia; proprio in virtù dell'attivazione della ferrovia l'azienda arrivò ad occupare fino a un centinaio di persone[4]. MovimentoLa stazione costituiva fermata per quasi tutti i servizi viaggiatori a carattere locale svolti dalla FVB sulla propria linea sociale classificati Omnibus e Accelerati. Il traffico merci era costituito da treni raccoglitori che sostavano nelle diverse località della linea. Note
Bibliografia
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