Stanislao Barracco«Or che ci hai messo in ballo, furfante, danza con noi alla vita e alla morte»
Stanislao Barracco (Crotone, tra il 1815 e il 1825[2] – Napoli, 1880[3]) è stato un nobile, politico e patriota italiano. BiografiaRampollo della potente famiglia crotonese dei Barracco, fu fratello dei più noti Alfonso, Giovanni e Roberto. Nel 1848 fu deputato al Parlamento napoletano per i distretti di Catanzaro[4] e Cotrone[5]; in quell'anno fu designato il liberale Carlo Troja a capo del governo, nominato dal re Ferdinando II. Il 15 maggio 1848 fu tra i principali firmatari della protesta avviata all'indirizzo del Re da Pasquale Stanislao Mancini, reo secondo quest'ultimo di voler modificare la Costituzione su richiesta dei deputati costituzionali e repubblicani, senza però ottenere il consenso del resto del Parlamento. Ebbero così inizio i moti liberali del 1848, meglio noti col nome di primavera dei popoli. Stanislao Barracco venne in seguito arrestato e condotto nel carcere di Santa Maria Apparente di Napoli, salvo poi essere rilasciato su cauzione per 10.000 ducati[6] con obbligo di presenza durante l'istruzione del processo[7]. Note
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