La stagione degli uragani atlantici del 2021 è stata una stagione molto attiva che ha avuto inizio il 22 maggio 2021, con la formazione della tempesta tropicale Ana,[1] ed è terminata il 7 novembre 2021, con il dissipamento della tempesta tropicale Wanda. Per il settimo anno consecutivo la prima tempesta si è sviluppata prima del 1º giugno,[2] inizio ufficiale della stagione così come definito dalla NOAA.[3]
Durante la stagione si sono formati 21 cicloni tropicali o subtropicali, il terzo numero più alto da quando sono iniziate le documentazioni ufficiali nel 1851. I danni causati sono stati stimati in oltre 80 miliardi di dollari, rendendola la terza stagione più costosa di sempre, dietro solo a quelle del 2005 e 2017.[4]
Ogni anno, prima e durante la stagione, diversi servizi meteorologici nazionali ed agenzie scientifiche cercano di stimare il numero di tempeste tropicali, uragani e uragani maggiori[n 1] che andranno a formarsi. Tra questi ci sono il consorzio Tropical Storm Risk dell'University College di Londra (TSR), la Colorado State University (CSU) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). In media, tra il 1991 e il 2020, una stagione degli uragani ha prodotto quattordici tempeste tropicali, sette uragani e tre uragani maggiori, con un accumulated cyclone energy (ACE)[n 2] medio di 122.[15]
Il 9 dicembre 2020, il TSR ha rilasciato la sua prima previsione, preannunciando una stagione leggermente superiore alla media, con 16 tempeste tropicali, 7 uragani, 3 uragani maggiori e un ACE di 127. Alla base di questa stima il TSR ha citato lo sviluppo di una debole La Niña previsto per il terzo quadrimestre del 2021.[5] L'8 aprile 2021, la Colorado State University ha pubblicato la sua previsione, stimando una stagione superiore alla media con 17 tempeste tropicali, 8 uragani, 4 uragani maggiori e un ACE di 150.[6] Cinque giorni più tardi, il TSR ha rivisto la sua previsione leggermente a rialzo, con 17 tempeste tropicali, 8 uragani, 3 uragani maggiori e un ACE di 134.[7] Il 21 maggio, la NOAA ha rilasciato la sua prima previsione, pronosticando il 60% di probabilità di una stagione sopra la media con 13-20 tempeste tropicali, 6-10 uragani e 3-5 uragani maggiori.[3]
Il 4 agosto, la NOAA ha rilasciato il suo secondo bollettino, prevedendo una stagione sopra la media con 15-21 tempeste tropicali, 7-10 uragani e 3-5 uragani maggiori.[12] Il giorno dopo, il TSR ha rilasciato la sua ultima previsione dell'anno in cui si stimava un'attività superiore alla media con 18 tempeste tropicali, 7 uragani e 3 uragani maggiori a causa del previsto sviluppo di una debole La Niña.[14] Lo stesso giorno anche la Colorado State University ha rilasciato la sua ultima previsione, che preannunciava un'attività leggermente superiore alla media con 18 tempeste tropicali, 8 uragani, 4 uragani maggiori e un ACE di 150.[13]
Nomenclatura
La seguente lista di nomi è stata utilizzata per le tempeste tropicali che si sono formate nell'oceano Atlantico nel 2021.[18] Si trattava della stessa lista usata nel 2015, con l'eccezione di Elsa e Julian che avevano rimpiazzato Erika e Joaquin.[19] I nomi Elsa, Julian, Rose, Sam, Teresa, Victor e Wanda sono stati usati per la prima volta.[16] La lista sarà riutilizzata, esclusi eventuali nomi ritirati, nel 2027.[18] Per la terza volta, dopo le stagioni del 2005 e 2020, la lista di nomi predefinita è stata esaurita.[20]
Il 19 maggio 2021, il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare un'area a nord-est di Bermuda in vista della probabile formazione di un'area di bassa pressione non-tropicale con un basso potenziale di ciclogenesi tropicale.[21] Il giorno successivo, come previsto, un'area di bassa pressione di origine non tropicale si è sviluppata circa 965 km a est-sud-est di Bermuda[22] e verso la fine della giornata ha iniziato a produrre venti di burrasca.[23]
Alle 00:00 UTC del 22 maggio il sistema ha iniziato ad acquisire caratteristiche subtropicali[24] e alle 09:00 UTC è stato classificato dal NHC come tempesta subtropicale, ricevendo il nome Ana.[25] La notte del 23 maggio, il campo di vento della tempesta ha cominciato a contrarsi e una piccola ma persistente area temporalesca ne ha oscurato il centro;[26] alle 09:00 UTC Ana ha completato la transizione a tempesta tropicale e ha iniziato ad accelerare verso nord-est.[27] Poco dopo, tuttavia, la bassa temperatura superficiale marina e l'ingresso di aria molto secca hanno portato la tempesta a perdere quasi tutta la sua convezione[28] e ad indebolirsi a depressione tropicale.[29] Alle 03:00 UTC del 24 maggio Ana è diventata un ciclone post-tropicale.[30]
Tempesta tropicale Bill
Il 13 giugno 2021 un'area di bassa pressione di origine non tropicale si è formata 240 km a sud della costa della Carolina del Nord e il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorarla in vista di una possibile ciclogenesi tropicale, inizialmente giudicata tuttavia improbabile.[31] Durante la notte la perturbazione si è però rapidamente organizzata, sviluppando una convezione profonda,[32] e alle 15:00 UTC del 14 giugno è stata classificata dal NHC come depressione tropicale due.[33]
La depressione ha quindi iniziato ad accelerare verso nord-est, disturbata da un modesto wind shear.[34] Alle 03:00 UTC del 15 giugno la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, come evidenziato dai dati ottenuti dallo scattometro satellitare, e ha ricevuto il nome Bill.[35] Alle 15:00 UTC, mentre era localizzata 475 km a sud-sud-est della Nuova Scozia, la tempesta ha raggiunto il suo picco di forza con una pressione centrale minima di 998 mbar e venti massimi sostenuti di 95 km/h.[36] Poco dopo, tuttavia, l'ingresso di aria secca ha iniziato ad intaccare la struttura della tempesta.[37] Questo, unito agli effetti di un forte wind shear, ha portato la tempesta a diventare sempre più asimmetrica[38] e alle 03:00 UTC del 16 giugno Bill è diventato un ciclone extratropicale.[39]
Tempesta tropicale Claudette
L'11 giugno 2021 il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare una perturbazione nel golfo del Messico.[40] Il 17 giugno, dopo essersi mossa lentamente per diversi giorni sopra la baia di Campeche,[41] la perturbazione ha iniziato a muoversi verso nord e alle 21:00 UTC la possibilità di un'imminente ciclogenesi tropicale vicino alla terraferma ha portato il NHC a classificarla come potenziale ciclone tropicale tre.[42] Il 18 giugno, un volo di ricognizione ha rilevato come la struttura della perturbazione fosse piuttosto sbilenca, con l'attività convettiva concentrata a est di un centro di circolazione poco definito; ciò era dovuto al wind shear prodotto da una saccatura posizionata sulla costa occidentale del golfo del Messico.[43]
Alle 09:00 UTC del 19 giugno, mentre si trovava sopra la Louisiana meridionale, il sistema ha sviluppato una circolazione abbastanza definita da essere classificato come tempesta tropicale, ricevendo il nome Claudette.[44] Alle 21:00 UTC, dopo essersi mossa sopra l'Alabama, la tempesta si è indebolita a depressione tropicale.[45] Continuando a muoversi verso est-nord-est Claudette ha poi attraversato la Georgia e la Carolina del Sud,[46] e alle 09:00 UTC del 21 giugno, mentre si trovava sulla Carolina del Nord, si è nuovamente intensificata a tempesta tropicale.[47] Sei ore più tardi la tempesta si è mossa sulle acque dell'oceano Atlantico,[48] dove alle 03:00 UTC del 22 giugno si è disgregata in una saccatura.[49] I resti extratropicali di Claudette si sono poi diretti verso nord-est approdando in Nuova Scozia e Terranova il 23 giugno.[50]
Intense precipitazioni, allagamenti e forti venti hanno interessato gran parte degli Stati Uniti sud-orientali.[51] Diversi tornado sono stati prodotti dalla tempesta, incluso un EF2 che ha provocato danni e 20 feriti a East Brewton, in Alabama.[52] Claudette ha provocato 4 vittime dirette e 10 indirette, tutte in Alabama.[53]
Tempesta tropicale Danny
Il 26 giugno 2021 il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare una perturbazione localizzata diverse miglia nautiche a sud di Bermuda.[54] Circa 24 ore più tardi, i dati ricavati da una boa e dalle immagini satellitari hanno rivelato la formazioni di un'area di bassa pressione, posizionata circa 800 km a est-sud-est della costa della Carolina del Sud.[55] Il sistema si è poi mosso sulle calde acque della corrente del Golfo, dove è diventato più organizzato, e alle 15:00 UTC del 28 giugno è stato classificato dal NHC come depressione tropicale quattro.[56]
Poco dopo, alle 19:05 UTC i dati forniti da un volo di ricognizione e dal radar di Charleston hanno evidenziato come la depressione si era rafforzata a tempesta tropicale, che ha quindi ricevuto il nome Danny.[57] Alle 21:00 UTC la tempesta ha raggiunto il suo picco di forza, con venti massimi di 75 km/h e una pressione centrale minima di 1 009 mbar.[58] Quattro ore più tardi Danny è approdato in Carolina del Sud a nord di Hilton Head Island, con venti massimi di 65 km/h.[59] Dopo essersi mossa sopra la Georgia, la tempesta si è indebolita a depressione[60] e alle 09:00 UTC del 29 giugno Danny si è dissipato sopra la contea di Washington.[61]
Danny è stato il primo ciclone tropicale ad approdare in Carolina del Sud nel mese di giugno dal 1867.[62] Forti precipitazioni, con accumuli fino a 76 mm, hanno interessato parti della Carolina del Sud, provocando allagamenti locali.[63] Intense precipitazioni hanno colpito anche alcune zone della Georgia, con accumuli fino a 79 mm.[64]
Uragano Elsa
La mattina del 29 giugno 2021 il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata 1 300 km a ovest di Capo Verde in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[65] Continuando a muoversi verso ovest, la perturbazione è diventata più organizzata[66] e alle 21:00 UTC del 30 giugno è stata classificata dal NHC come potenziale ciclone tropicale cinque.[67] Alle 03:00 UTC del 1º luglio, mentre si trovava a 1 645 km a est-sud-est delle Isole Sopravento Meridionali, la perturbazione si è prima rafforzata a depressione[68] e sei ore più tardi è diventata una tempesta tropicale, ricevendo il nome Elsa.[69] Elsa è diventata quindi la quinta tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Edouard nel 2020.[70] Elsa ha poi continuato a muoversi verso ovest ad una velocità di circa 45 km/h ed è andata incontro ad una fase di rapida intensificazione.[71] Alle 11:45 UTC del 2 luglio Elsa è diventata un uragano di categoria 1[72] e alle 15:00 UTC il centro dell'uragano è passato tra le isole di Saint Lucia e Saint Vincent.[73]
Alle 18:00 UTC l'uragano è entrato nel mare Caraibico, raggiungendo il picco di intensità con venti massimi di 140 km/h ed una pressione centrale minima di 991 mbar.[74] Alle 15:00 UTC del 3 luglio l'uragano, localizzato 70 km a sud dell'isola di Hispaniola, si è indebolito a tempesta tropicale a causa dell'azione di un modesto wind shear proveniente da nord-est.[75] Dopo essere passata a nord della Jamaica il pomeriggio del 4 luglio,[76] Elsa ha iniziato a rafforzarsi nuovamente e alle 18:00 UTC del 5 luglio la tempesta è approdata a Cuba nella provincia di Matanzas con venti massimi di 95 km/h.[77] La mattina del 6 luglio, Elsa si è mossa sulle acque del golfo del Messico[78] e alle 00:00 del 7 luglio è diventata un uragano di categoria 1 con venti di 120 km/h, mentre si trovava 165 km a sud-sud-ovest di Tampa.[79] Poche ore più tardi, tuttavia, gli effetti del wind shear e l'ingresso di aria secca hanno nuovamente indebolito Elsa a tempesta tropicale,[80] che alle 15:00 UTC è poi approdata in Florida nella contea di Taylor.[81] Dopo l'approdo Elsa ha iniziato ad accelerare verso nord-est attraversando la Georgia, le Caroline e la Virginia.[82] Il 9 luglio Elsa si è mossa al largo della costa del Medio Atlantico per poi effettuare un nuovo approdo a Long Island alle 15:00 UTC.[83] Tre ore più tardi Elsa è diventata un ciclone post-tropicale sopra il Massachusetts.[84] I resti extratropicali di Elsa si sono quindi mossi sopra il Nuovo Brunswick e Terranova[85] e il 14 luglio sono stati assorbiti da un altro ciclone extratropicale.[86]
Il 4 agosto 2021 il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata nell'Atlantico centrale.[94] Dopo diversi giorni, il 9 agosto alle 21:00 UTC, la perturbazione, ora localizzata circa 260 km a est-sud-est delle Isole Sopravento Settentrionali, è stata classificata dal NHC come potenziale ciclone tropicale sei in vista di un'imminente ciclogenesi tropicale.[95] La perturbazione si è poi mossa sulle acque del mare Caraibico dove ha continuato a rafforzarsi[96] e alle 03:00 UTC dell'11 agosto, mentre si trovava 70 km a sud di Porto Rico, è diventata sufficientemente organizzata da essere designata dal NHC come tempesta tropicale, ricevendo il nome Fred.[97] Alle 18:00 UTC Fred è approdata sull'isola di Hispaniola, 50 km a ovest di Santo Domingo, con venti massimi di 75 km/h.[98] Dopo l'approdo, l'interazione con le montagne dell'isola ha portato la tempesta ad indebolirsi a depressione tropicale alle 00:00 UTC del 12 agosto.[99]
La mattina del 12 agosto Fred è tornata in mare aperto, sul Canale Sopravento,[100] e ha poi effettuato un secondo approdo sull'isola di Cuba, nella provincia di Villa Clara, alle 18:00 UTC del 13 agosto.[101] Alle 15:00 UTC del 14 agosto la depressione si è disgregata in un'onda tropicale a causa dell'interazione con la terraferma e l'azione del wind shear.[102] I resti di Fred si sono quindi mossi sul golfo del Messico dove la perturbazione ha iniziato a riorganizzarsi[103] e alle 12:45 UTC del 15 agosto un volo di ricognizione ha confermato che la tempesta tropicale Fred si era riformata 565 km a sud-sud-est di Pensacola.[104] Dirigendosi verso nord, Fred ha continuato a rafforzarsi, raggiungendo nel pomeriggio del 16 agosto il picco di intensità con venti massimi di 100 km/h e una pressione centrale minima di 993 mbar,[105] per poi approdare alle 19:15 UTC in Florida nella contea di Gulf.[106] Dopo l'approdo la tempesta ha iniziato ad indebolirsi velocemente e alle 09:00 UTC del 17 agosto è stata declassata a depressione tropicale mentre si trovava al confine tra Alabama e Georgia.[107] Alle 15:00 UTC del 18 agosto Fred è diventato un ciclone post-tropicale sopra la Virginia Occidentale.[108]
In Repubblica Dominicana l'approdo di Fred ha lasciato oltre 400 000 persone senza corrente elettrica e 500 000 senza accesso ad acqua corrente.[109] Numerosi allagamenti hanno richiesto l'evacuazione totale di oltre 4 000 persone e 805 abitazioni sono state danneggiate.[110] In Florida sono state registrate precipitazioni fino a 299 mm nella contea di Bay, dove una persona è morta in un incidente stradale causato da aquaplaning.[111] In Carolina del Nord le precipitazioni associate a Fred hanno invece generato alluvioni lampo,[112] diverse abitazioni sono state danneggiate o distrutte e cinque persone sono morte.[113]
Uragano Grace
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Uragano Henri
Alle 00:00 UTC del 15 agosto 2021 il National Hurricane Center (NHC) ha iniziato a monitorare una piccola area di bassa pressione localizzata 320 km a nord-nord-est di Bermuda.[114] Nel corso della giornata la perturbazione è diventata più organizzata[115] e alle 03:00 UTC del 16 agosto è stata classificata dal NHC come depressione tropicale otto, dopo che i dati dei satelliti avevano indicato lo sviluppo di una convezione ben definita.[116] Diciotto ore più tardi, alle 21:00 UTC, mentre si trovava 230 km a sud-est di Bermuda, la depressione si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Henri.[117]
Durante il 17 agosto la tempesta si è lentamente mossa verso sud-ovest ad una velocità di circa 7 km/h[118] e il 18 agosto ha iniziato ad accelerare verso ovest, continuando a rafforzarsi nonostante un moderato wind shear.[119] Alle 21:00 UTC Henri ha raggiunto venti massimi di 110 km/h.[120] Nel corso del 19 agosto l'intensità della tempesta, in movimento verso ovest a circa 17 km/h, ha iniziato ad oscillare a causa del persistente wind shear proveniente da nord-est.[121] Il 20 agosto la tempesta Henri ha iniziato a deviare verso nord, spinta dall'azione combinata di una saccatura in movimento sopra gli Appalachi e da un promontorio in formazione a nord-est della tempesta.[122] Alle 15:00 UTC del 21 agosto i dati raccolti da un volo di ricognizione hanno portato il NHC a classificare Henri come uragano di categoria 1.[123]
Alle 09:00 UTC del 22 agosto, mentre si trovava circa 125 km a sud-sud-est di Long Island, Henri ha raggiunto il picco di intensità, con venti massimi sostenuti di 120 km/h e una pressione centrale minima di 986 mbar.[124] Alle 11:00 UTC, tuttavia, muovendosi su acque più fredde, Henri si è indebolito a tempesta tropicale[125] e alle 16:15 è approdato in Rhode Island, nei pressi di Westerly, con venti massimi di 95 km/h.[126] Alle 00:00 UTC del 23 agosto Henri si è ulteriormente indebolito a depressione tropicale sopra il Connecticut centrale[127] e alle 21:00 UTC è diventato un ciclone post-tropicale, che ha iniziato ad accelerare verso est.[128]
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Tempesta tropicale Julian
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Uragano Larry
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Tempesta tropicale Mindy
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Uragano Nicholas
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Tempesta tropicale Odette
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Tempesta tropicale Peter
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Tempesta tropicale Rose
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Uragano Sam
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Tempesta subtropicale Teresa
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Tempesta tropicale Victor
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Tempesta tropicale Wanda
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Note
Note
^Un "uragano maggiore" è un uragano classificato come categoria 3 o superiore sulla scala Saffir-Simpson.[17]
^L'accumulated cyclone energy o ACE è un'unità di misura utilizzata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration per esprimere l'attività delle singole tempeste tropicali o dell'intera stagione. L'ACE della stagione è calcolato attraverso la somma dell'ACE delle singole tempeste, che a sua volta viene misurato tenendo conto della loro intensità e della loro durata.
^(EN) Europe Weather Analysis on 2021-07-14 (GIF), su met.fu-berlin.de, 14 luglio 2021. URL consultato il 16 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2021).
^(EN) Hard blows from Elsa, su nationnews.com, 3 luglio 2021. URL consultato il 16 agosto 2021.