Stacey Kent
Stacey Kent (South Orange, 27 marzo 1968) è una cantante statunitense di musica jazz. BiografiaCresciuta a New York, da piccola ha studiato pianoforte, influenzata nella sua sensibilità musicale dall’ascolto di Frank Sinatra e Nat King Cole. Dopo essersi diplomata in letteratura comparata si è spostata a Londra; dapprima ha frequentato la Guildhall School of Music and Drama – dove ha conosciuto il futuro marito – e poi si è unita come vocalist all’orchestra Vile Bodies che si esibiva al "Ritz Hotel".[1][2] Negli anni novanta ha iniziato la sua carriera professionale cantando al "Café Bohème" di Soho, a Londra. Dopo due anni, è entrata a far parte in pianta stabile dello staff artistico del "Ronnie Scott Jazz Club" a Londra. Ha realizzato il suo primo album, Close Your Eyes, nel 1997. Nella sua carriera ha ricevuto riconoscimenti e premi, inclusi il "British Jazz Award" nel 2001, il "BBC Jazz Award" nella categoria "Migliore Voce Femminile" nel 2002[3] e una nomination ai Grammy Awards 2008 per la sua performance nell'album Breakfast on the Morning Tram.[4] Dal 1991 è sposata con il sassofonista, compositore e produttore Jim Tomlinson, con il quale ha collaborato artisticamente in più occasioni. Stacey Kent, oltre ai lavori prettamente jazzistici sviluppati negli USA e in Europa, ha frequentato le atmosfere brasiliane a partire dal 2003 cantando nel disco Brazilian Sketches realizzato da Jim Tomlinson; nel 2013 ha registrato The Changing Lights, album dedicato ai classici della bossa nova,[5] seguito nel 2015 da Tenderly, realizzato con il chitarrista brasiliano Roberto Menescal, Jim Tomlinson al sassofono tenore e flauto e Jeremy Brown al contrabbasso. Il 20 ottobre 2017 viene pubblicato con Okeh (la sua nuova etichetta) I Know I Dream: The Orchestral Sessions registrato a Londra con un'orchestra di sessanta musicisti. Molto apprezzata in Francia, dove ha registrato alcuni album tra cui Breakfast on the Morning Tram con cui ha ottenuto il Disco d'oro,[6] è stata insignita nel 2009 dell'Ordine delle arti e delle lettere dal ministro della cultura Christine Albanel.[7] Discografia
Note
Bibliografia
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