Sputnik Monroe
Roscoe Monroe Brumbaugh, nato Rosco Monroe Merrick e maggiormente noto con il ring name Sputnik Monroe (Dodge City, 18 dicembre 1928 – Florida, 3 novembre 2006), è stato un wrestler statunitense. BiografiaRosco Monroe Merrick nacque a Dodge City, Kansas. Suo padre restò ucciso in un incidente aereo un mese prima della sua nascita. Passò l'adolescenza con i nonni. Successivamente, la madre si risposò, e il suo patrigno, il cui cognome era Brumbaugh, lo adottò legalmente all'età di 17 anni. Quindi, il nome di Monroe divenne Roscoe Monroe Brumbaugh. CarrieraDebuttando come Rock Monroe nel 1945, Monroe iniziò la sua carriera da wrestler in spettacoli itineranti esibendosi in match improvvisati di città in città. Cambiò nome in Rocky Monroe nel 1949, per poi passare al soprannome Sputnik nel 1957. Monroe fu una figura di notevole importanza nella storia culturale di Memphis. In un periodo dove la segregazione razziale era legale ed ampiamente messa in atto durante gli eventi pubblici, e durante un'epoca di declino della popolarità del wrestling, Monroe capì che gli spettacoli dove ai bianchi era possibile sedere nelle poltrone in platea mentre i neri venivano confinati sulle balconate,[1][2] non avrebbero giovato alla diffusione della lotta tra i giovani neri. Quindi, lo spiritoso, stravagante Monroe cominciò a vestirsi con sgargianti completi viola, a portare un bastone con il pomo di diamante, e a recarsi a bere nei locali e bar tradizionalmente riservati ai "negri" della zona di Memphis. Come risultato, egli veniva spesso arrestato dalla polizia come "provocatore" e "disturbatore della quiete pubblica". In tutta risposta, Monroe assumeva un avvocato difensore nero, pagava una multa, e tornava immediatamente a fraternizzare con i cittadini di colore nei bar. Grazie a ciò, e nonostante la sua gimmick fosse quella di wrestler heel, la sua popolarità crebbe enormemente presso la comunità afroamericana locale. Agli show dove prendeva parte, anche se i posti riservati ai bianchi erano mezzi vuoti, le balconate dove sedevano i neri erano sempre esaurite in ogni angolo di posto.[3] Inoltre, Monroe iniziò a rifiutarsi di combattere se non fosse stato permesso ai neri di sedersi dove volevano nell'Ellis Auditorium, dove abitualmente combatteva. Come risultato, i suoi spettacoli erano sempre esauriti, pieni zeppi di afroamericani. Ben presto, tutte le altre organizzazioni di eventi sportivi del Sud degli Stati Uniti, notando l'enorme ritorno finanziario, iniziarono a togliere la segregazione dagli spettacoli permettendo a bianchi e neri di mescolarsi.[3] Vita privataMonroe ebbe tre figli, il minore, Quentin Bell è diventato anch'esso un lottatore professionista e Monroe si occupò del suo allenamento.[4][5] MorteMonroe è morto nel sonno il 3 novembre del 2006 in Florida. Riferimenti nella cultura di massa
Titoli e riconoscimenti
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