Songs from the Big Chair è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Tears for Fears, pubblicato il 17 febbraio 1985 dalla Mercury Records.
Esso costituisce probabilmente il più grande trionfo commerciale del duo, infatti arrivò al secondo posto nella classifica britannica degli album e al primo in quella statunitense. Contiene un numero considerevole di canzoni che divennero grandi hit e contribuirono così a far raggiungere la notorietà mondiale al gruppo, come: Mothers Talk, Shout, Everybody Wants to Rule the World e Head over Heels.
Descrizione
Il titolo dell'album prende spunto da un film televisivo del 1976 chiamato Sybil in cui viene narrata la storia di una donna affetta da personalità multipla che si sente protetta e al sicuro sulla sedia della psicologa, che viene soprannominata "grande sedia" (in inglese, big chair). Una traccia strumentale intitolata The Big Chair (che include dialoghi presi dal film) è stata pubblicata come lato B del singolo Shout, ma non inclusa all'interno dell'album originale; comparirà come traccia bonus solo nelle ristampe successive.
Songs from the Big Chair è molto diverso dal precedente The Hurting per due aspetti principali: la composizione e la strutturazione.
Infatti i brani che lo compongono sono il frutto di una forte maturazione compositiva intrapresa dalla band: essi sono costruiti in modo più complesso rispetto a quelli precedenti, più orientati verso la classica "forma canzone", e toccano vari generi musicali, come il jazz, l'hard rock, il soul e la musica d'ambiente. In questo modo il progetto complessivo si presenta molto più eterogeneo. Si incomincia con dei pezzi molto orecchiabili, ritmati e allegri (Shout, Everybody Wants to Rule the World, Mothers Talk) a cui si contrappongono pian piano composizioni più lente e tranquille (I Believe, The Working Hour). Queste a loro volta lasciano spazio ad un ritorno della ritmicità e ai costrutti tipici del pop/rock (Broken, Head Over Heels) che infine convergono nell'ultima traccia, Listen, in cui la misticità e la solennità raggiungono apici estremi.
A seguito della pubblicazione, venne programmato un lunghissimo tour promozionale con tappe in tutto il mondo al termine del quale Roland Orzabal e Curt Smith si presero un periodo di riposo. Soltanto nel 1989, con la pubblicazione del singolo Sowing the Seeds of Love, terminò il loro lungo silenzio.
Ristampe
Nel 1998, la MFSL ripubblicò Songs from the Big Chair in una versione rimasterizzata contenente una versione più lunga di Head over Heels (di 5:24) e due tracce bonus (mixaggi estesi di Shout e Everybody Wants to Rule the World).
Una nuova versione dell'album venne proposta nel 1999. Questo CD aveva varie tracce bonus, come i lati B dei singoli e remix degli stessi che portarono a una lista tracce differente da quella originale, basata sull'edizione speciale incisa su cassetta che prevedeva cinque lati B, due remix di singoli e tre tracce inedite (The Conflict, Marauders e Broken Revisited) risalenti al periodo The Hurting.
L'album venne nuovamente ripubblicato nel 2006, questa volta in versione "deluxe edition" in 2 CD, completa di ogni lato B delle hit, di tutte le canzoni inedite e di tutti i remix.
Lista delle tracce
Originale
- Shout – 6:33 (Roland Orzabal)
- The Working Hour – 6:31 (Orzabal)
- Everybody Wants to Rule the World – 4:11 (Orzabal)
- Mothers Talk – 5:07 (Orzabal)
- I Believe – 4:54 (Orzabal)
- Broken – 2:38 (Orzabal)
- Head over Heels/Broken (live reprise) – 5:02 (Orzabal, Curt Smith)
- Listen – 6:54 (Orzabal)
Annotazioni
- I Believe è dedicata a "Robert Wyatt (If he's listening)"[10]
- In alcune edizioni americane, la ripresa dal vivo di Broken non venne inserita e così alla fine di Head over Heels si procede direttamente all'ascolto di Listen. Inoltre Mothers Talk è presente nella sua versione ridotta a 3:53.
Bonus tracks della versione 1999
- The Big Chair – 3:21 (Orzabal, Smith, Stanley, Hughes)
- Empire Building – 2:52 (Orzabal, Smith, Stanley)
- The Marauders – 4:16 (Orzabal, Smith, Stanley)
- Broken Revisited – 5:16 (Orzabal)
- The Conflict – 4:05 (Orzabal, Smith, Stanley)
- Mothers Talk (U.S. remix) – 4:13
- Shout (U.S. remix) – 8:02
Annotazioni
- Head Over Heels/Broken (live) è stata erroneamente intitolata Head over Heals/Broken (Live) nella versione rimasterizzata su CD.
- Mothers Talk (U.S. remix) è la versione originale del remix a cui sono stati aggiunti alcuni effetti di riverbero in più.
Deluxe edition del 2006
Disco Uno
- Shout – 6:33
- The Working Hour – 6:31
- Everybody Wants to Rule the World – 4:11
- Mothers Talk – 5:06
- I Believe – 4:54
- Broken – 2:38
- Head over Heels/Broken (live) – 5:02
- Listen – 6:54
- The Working Hour (piano version) – 2:08
- The Marauders – 4:16
- Empire Building – 2:52
- The Big Chair – 3:21
- Pharaohs (single version) – 3:43 (Orzabal, Smith, Stanley, Hughes)
- When in Love with a Blind Man – 2:22 (Orzabal, Stanley)
- Sea Song – 3:51 (Robert Wyatt)
- Broken Revisited – 5:16
Disco Due
- The Way You Are (7" version) – 4:49 (Orzabal, Smith, Stanley, Elias)
- Mothers Talk (short version) – 3:53
- Shout (edit) – 4:03
- Everybody Wants to Rule the World (7" version) – 4:08
- Head over Heels (David Bascombe 7" Mix) – 4:15
- I Believe (A Soulful Re-Recording) – 4:41
- Mothers Talk (U.S. remix) – 4:13
- Shout (U.S. remix) – 8:02
- Shout (Dub Remix) – 6:49
- Everybody Wants to Rule the World (Urban Mix) – 6:06
- Mothers Talk (Beat of the Drum Mix) – 8:54
- Broken/Head over Heels/Broken (Preacher Mix) – 8:00
Annotazioni
- La traccia quattro doveva essere Everybody Wants to Run the World ma fu per sbaglio sostituita con la medesima versione originale dell'album (in quanto non esiste una 7" version); ciò viene confermato dalle stesse note di copertina.
- La traccia sette è stata intitolata U.S. remix nella tracklist ma non è altro che una versione differente dall'originale Mothers Talk (U.S. remix). Su CD, l'effettivo remix è su The Millennium Collection: The Best of Tears for Fears e su Shout: The Very Best of Tears for Fears.
- Tears for Fears
- Roland Orzabal: chitarra, tastiere, voce, grand piano (5), vocalizzi (8), basso sintetizzato e LinnDrum Programming (1)
- Curt Smith: basso, voce (tracce 3 e 8), cori
- Ian Stanley: tastiere, sintetizzatori, LinnDrum programming, arrangiamenti su Listen
- Manny Elias: batteria
- Personale di supporto
Successo commerciale
L'album debuttò al secondo posto della Official Albums Chart alle spalle di No Jacket Required di Phil Collins.[11] Rimase nella top 10 britannica per oltre sei mesi, e successivamente nella top 40 per circa un anno. Negli Stati Uniti d'America riuscì invece a raggiungere la cima della Billboard 200 nel luglio 1985,[12] mantenendola per cinque settimane non consecutive, durante le quali si intervallò con Reckless di Bryan Adams, per poi cedere il primato a Brothers in Arms dei Dire Straits. Due singoli estratti dall'album, Shout e Everybody Wants to Rule the World, conquistarono il primo posto della Billboard Hot 100.[12] Le vendite negli Stati Uniti si mantennero costanti anche durante il 1986, quando fu ripubblicato in versione remixata il singolo Mothers Talk.
Classifiche
Classifiche di fine anno
Classifica (1985)
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Posizione
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Australia[13]
|
6
|
Canada[19]
|
2
|
Francia[20]
|
14
|
Germania[21]
|
24
|
Italia[18]
|
29
|
Nuova Zelanda[22]
|
8
|
Paesi Bassi[23]
|
8
|
Regno Unito[24]
|
5
|
Stati Uniti[25]
|
10
|
Svizzera[26]
|
25
|
Classifica (1986)
|
Posizione
|
Stati Uniti[27]
|
19
|
Note
- ^ a b (EN) Stanton Swihart, Songs from the Big Chair, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 marzo 2015.
- ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "TEARS For FEARS" e premere "OK".
- ^ (DE) Tears For Fears – Songs From The Big Chairs – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.
- ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ (EN) Gold Disc Award presented [1977-2008], su ifpihk.org, IFPI Hong Kong. URL consultato il 27 gennaio 2021.
- ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
- ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
- ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 13 maggio 2015. Digitare "Songs from the Big Chair" in "Keywords", dunque premere "Search".
- ^ (EN) Tears for Fears - Songs from the Big Chair – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
- ^ 'Song from the Big Chair' Vinyl Record (1985)
- ^ a b (EN) Official Albums Chart Top 100: 03 March 1985 - 09 March 1985, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ a b c (EN) Tears for Fears – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 15 aprile 2019.
Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ a b c d e f g (NL) Tears For Fears - Songs From The Big Chair, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (EN) Top Albums - April 13, 1985, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 15 aprile 2019. Selezionare "TEARS For FEARS" e premere "OK".
- ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 17/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 10 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).
- ^ a b Gli album più venduti del 1985, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (EN) Top 100 Albums of 1985, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (FR) Les Albums (CD) de 1985 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2012).
- ^ (DE) Album – Jahrescharts 1985, su offiziellecharts.de. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (EN) Top Selling Albums of 1985, su nztop40.co.nz, The Official New Zealand Music Chart. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1985, su dutchcharts.nl. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
- ^ (EN) 1985: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015).
- ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1985, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ (EN) 1986: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2013).
Collegamenti esterni
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