Solanina

Solanina
Solanina
Solanina
rappresentazione con evidenziati i nomi e le strutture dei residui zuccherini
rappresentazione con evidenziati i nomi e le strutture dei residui zuccherini
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC45H73NO15
Peso formula (u)868,059
Numero CAS20562-02-1
Numero EINECS243-879-8
PubChem9549171
SMILES
CC1CCC2C(C3C(N2C1)CC4C3(CCC5C4CC=C6C5(CCC(C6)OC7C(C(C(C(O7)CO)O)OC8C(C(C(C(O8)CO)O)O)O)OC9C(C(C(C(O9)C)O)O)O)C)C)C
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante tossicità acuta
attenzione
Frasi H302
Consigli P---[1]

La solanina è un alcaloide glicosidico tossico, prodotto da alcune solanacee. È presente in ogni parte della pianta, comprese foglie, frutti e radici, in quanto è una difesa della pianta contro funghi e insetti. È tossica anche in modeste quantità.

La solanina è presente nella patata a basse dosi (meno di 10 mg per 100 g) ed è concentrata soprattutto nella buccia, che è quindi meglio togliere. Quando la concentrazione è più elevata, come in alcune varietà, ne deriva un gusto amaro del tubero. Per le patate, il contenuto massimo accettabile di solanina è stato stimato in 25 mg per 100 g[2].

La solanina è scarsamente solubile in acqua e non è eliminata dalla normale cottura, perché viene degradata solo a temperature superiori ai 243 °C[3]; la cottura a 170 °C (come nel caso della frittura) può ridurne la quantità, anche se non è in grado di eliminarla completamente[4].

Avvelenamento

I sintomi dell'avvelenamento sono innanzitutto disturbi del sonno, gastrointestinali e neurologici, come nausea, diarrea, vomito, crampi allo stomaco, bruciore alla gola, mal di testa e vertigini. Sono anche stati riportati allucinazioni, paralisi, febbre nei casi più gravi. L'ingestione di solanina provoca raramente la morte ma può causare delle emorragie, specie alla retina[5][6][senza fonte].

Secondo alcuni studi, da 2 a 5 mg per chilogrammo di peso del soggetto ingerente causano intossicazione nei roditori, e da 3 a 6 mg/kg si possono stimare quale dose mortale nell'uomo[7]. I sintomi insorgono da 8 a 12 ore dopo l'ingestione, ma in alte concentrazioni anche dopo soli 30 minuti.

Le patate verdi, colorazione dovuta all'esposizione alla luce o al freddo, contengono una cospicua quantità di solanina, con valori che possono anche arrivare a 1 mg/g[8].

Note

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 5 luglio 2011
  2. ^ (EN) FDA Poisonous Plant Database Archiviato il 20 gennaio 2017 in Internet Archive.
  3. ^ (EN) Toxic substances and antinutritional factors
  4. ^ (EN) Testing status of agents at NTP (National Toxicology Program) Archiviato il 18 gennaio 2013 in Internet Archive.
  5. ^ (EN) Ahmed, R. 1982. Survey of glycoalkaloid content in potato tuber growing in Pakistan and environmental factors causing their synthesis and physiological investigations on feeding high glycoalkaloids to experimental animals. 6th Ann. Res. Rep. Botany Dept., University of Karachi, Pakistan.
  6. ^ (EN) Jadhav, SJ. & Salunkhe, D.K. 1975. Formation and control of chlorophyll and glycoalkaloids in tubers of Solanum taberosum L. and evaluation of glycoalkaloid toxicity. Adv. Food Res., (21): 307354.
  7. ^ (EN) T. Kuiper-Goodman and P.S. Nawrot, Solanine and chaconine, §2.3, su InChem.org, Ottawa. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  8. ^ (EN) Food info

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