Sium sisarum

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Sedanina
Sium sisarum
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineApiales
FamigliaApiaceae
SottofamigliaApioideae
TribùOenantheae
GenereSium
SpecieS. sisarum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineApiales
FamigliaApiaceae
GenereSium
SpecieS. sisarum
Nomenclatura binomiale
Sium sisarum
L.

La sedanina (Sium sisarum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Apiaceae.[2]

La sedanina presenta un gruppo di radici bianche brillanti, dolciastre, alquanto aromatiche, ciascuna di circa 15–20 cm di lunghezza. Queste vengono utilizzati come verdura allo stesso modo della scorzobianca, della scorzonera e della pastinaca.

Coltivazione

Fiori di sedanina
Radici di sedanina

La sedanina è una pianta erbacea perenne[3] che raggiunge un'altezza compresa tra 30 e 150 cm.[4][5] La pianta forma un fascio di radici bianche e ispessite (spesse circa un dito)[5], che sembrano simili alle radici delle patate dolci o delle dalie[4], ma sono significativamente più sottili e raggiungono una lunghezza da 15 a 20 cm,[6] alcuni anche fino a 30 cm.[7] La radice mediana è quella più sviluppata.[8] Il colore delle radici va dal grigio al bianco, la polpa è bianca.[9] Si formano 10–15 radici individuali, cilindriche e leggermente affusolate[5][7] che hanno un nucleo fibroso alquanto lignificato.[10]

Le foglie sono imparipennate con 3-11 foglioline.[11] Le foglioline strette sono lunghe fino a 7 cm e hanno il bordo fogliare uniformemente seghettato.[5]

La pianta fiorisce in luglio e agosto[7] e ciò avviene per la prima volta nel secondo anno dopo la semina.[3] I fiori sono riuniti in infiorescenze terminali doppie a ombrella. I fiori piccoli e profumati sono a forma di stella e sono quintuplici, con petali bianchi lunghi circa 1 mm.[5]

I frutti marroni (acheni) con coste più chiare sono corti e ricordano quelli delle carote.[6].Il frutto ha un diametro da 2 a 2,5 mm e una lunghezza da 2 a 3,5 mm.[5][7]

Distribuzione e habitat

L'areale nativo della sedanina si estende nelle zone a clima temperato che vanno dall'Europa centro-orientale e sud-orientale alla Siberia sud-occidentale e all'Afghanistan settentrionale.[2]

Usi

La pianta viene utilizzata principalmente come ortaggio a radice. La radice viene bollita in acqua[12] o fritta. La polpa è farinosa e ha un sapore dolce e aromatico.[13] Le radici annuali hanno un sapore migliore.[14] Le foglie che spuntano in primavera sono molto aromatiche e possono essere utilizzate nelle insalate miste.[10]

Note

  1. ^ (EN) Akhani, H. & Zehzad, B. 2022, Sium sisarum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 21 luglio 2024.
  2. ^ a b (EN) Sium sisarum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 21 luglio 2024.
  3. ^ a b C. H. Kleemann, R. E. Clemen: Allgemeines Handbuch des Gartenbaues, Druck und Verlag von C. Flemming 1859, S. 102
  4. ^ a b Vilmorin-Andrieux & Cie, Les Plantes Potagères, dritte Auflage 1904, S. 91
  5. ^ a b c d e f Albert Thellung: Umbelliferae. In Gustav Hegi: Illustrierte Flora von Mitteleuropa. 1. Auflage, unveränderter Textnachdruck Band V, Teil 2. Verlag Carl Hanser, München 1965. S. 1222–1224.
  6. ^ a b (EN) James M. Stephens, Skirret?Sium sisarum L., su edis.ifas.ufl.edu, 6 novembre 2018. URL consultato il 12 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
  7. ^ a b c d J. Becker-Dillingen, Handbuch des gesamten Gemüsebaues, 5. Auflage, Verlag Paul Parey 1950, S. 701–705
  8. ^ A. Ypey, Vervolg op de Afbeeldingen der artseny-gewassen met derzelver Nederduitsche en Latynsche beschryvingen. Druck J. C. Sepp und Sohn 1813, S. 70
  9. ^ H. C. Thompson, Vegetable Crops, 4. Auflage, McGraw-Hill Book Company, 1949, S. 350
  10. ^ a b J.Y. Péron, POTENTIALITIES OF THE WIDENING IN THE VEGETABLE ASSORTMENT IN THE UMBELLIFERAE: THE CASE OF TUBEROUS-ROOTED CHERVIL AND SKIRRET., in Acta Horticulturae, n. 242, 1989-06, pp. 123–134, DOI:10.17660/actahortic.1989.242.16. URL consultato il 12 gennaio 2025.
  11. ^ O. Maly: Anleitung zur Bestimmung der Gattungen der in Deutschland wildwachsenden und allgemein kultivierten phanerogamischen Pflanzen, 2. vermehrte Auflage, Druck: W. Baumüller, Wien 1858, S. 53.
  12. ^ Hüsnü Can Baser, Current Knowledge on the wild Food and Non-Food Plants of Turkey. In: V.H.Heywood, M.Skoula (Hrsg.), Identification of wild food and non-food plants of the Mediterranean region. Cahiers Options Méditerranéennes Band 23, 1997, 129–159 (Chania, Centre international de hautes études agronomiques méditerranéennes)
  13. ^ L. Bussard: Culture Potagère et Culture Maraîchère, 2. Auflage, Verlag: Librairie J.-B. Baillière et Fils, 1909, S. 143–144
  14. ^ Georg Vogel, Handbuch des speziellen Gemüsebaues: 524 Tabellen, Ulmer, 1996, ISBN 978-3-8001-5285-8.

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