Siti preistorici Jōmon nel Giappone settentrionale (北海道・北東北の縄文遺跡群?) è un gruppo di siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO costituito da 17 siti archeologici del periodo Jōmon in Hokkaidō e nord Tōhoku, in Giappone. Il periodo Jōmon ebbe termine più di 10.000 anni addietro e rappresenta "stili di vita pre-agricoli sedentari e una complessa cultura spirituale dei popoli preistorici".[1]
È stato inserito, per la prima volta nella lista provvisoria del patrimonio mondiale nel 2009.[2] Nel 2021, l'ICOMOS raccomandato l'iscrizione di diciassette siti, secondo i criteri iii e v.[3] È stato poi ufficialmente iscritto nella lista del patrimonio dell'umanità il 27 luglio 2021.[1]
Siti
Tutti i siti componenti sono stati designati per la protezione ai sensi della Legge per la Protezione dei Beni Culturali, come Siti Storici o Siti Storici Speciali (colonna "ACA " di seguito.).[3]
Note
- ^ a b (EN) Jomon ruins added to UNESCO World Heritage List, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 27 luglio 2021. URL consultato il 28 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2021).
- ^ (EN) Jômon Archaeological Sites in Hokkaidô, Northern Tôhoku, and other regions, su whc.unesco.org, UNESCO. URL consultato il 12 giugno 2012.
- ^ a b (EN) ICOMOS (a cura di), Evaluations of Nominations of Cultural and Mixed Properties (WHC-21/44.COM/INF.8B1) (PDF), su whc.unesco.org, UNESCO, 2021, pp. 339–349. URL consultato il 24 luglio 2021.
- ^ (JA) 大平山元I遺跡 -日本最古の土器出土-, su pref.aomori.lg.jp, Prefettura di Aomori. URL consultato il 12 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2012).
- ^ (JA) 大平山元I遺跡 -日本最古の土器出土- [Ōdaiyamamoto Ichi Site - Excavation of Japan's Earliest Earthenware], su pref.aomori.lg.jp, Prefettura di Aomori. URL consultato il 12 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2012).
- ^ (JA) 青森県三内丸山遺跡出土品 [Excavated Artefacts from the Sannai-Maruyama Site], su kunishitei.bunka.go.jp, Agency for Cultural Affairs. URL consultato il 12 giugno 2012.
- ^ (JA) 陸奥国是川遺跡出土品 [Excavated Artefacts from the Korekawa Site], su kunishitei.bunka.go.jp, Agency for Cultural Affairs. URL consultato il 12 giugno 2012.
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