Simmo 'e Napule paisà
Simmo 'e Napule paisà è una canzone napoletana del 1944, interpretata da Vera Nandi al volgere del termine della seconda guerra mondiale e considerata uno dei classici napoletani di metà del XX secolo. DescrizioneLa musicaLa musica, scritta da Nicola Valente, è basata su un tradizionale ritmo di tarantella.[1] La canzoneIl testo della canzone, di Peppino Fiorelli, racconta di una coppia di sposi che, indossando il vestito buono, va a fare un giro in carrozzella, per rivedere la città di Napoli che, pur liberata, porta ancora i segni profondi della guerra. Criticata da alcuni come un qualunquistico invito all'oblio (scurdammoce 'o passato) e tacciata di superficialità (basta che ce sta ‘o sole), la canzone riprende il detto popolare chi ha avuto…chi ha dato… raccontando e della voglia di rinascita e di lasciare gli eventi della guerra alle spalle. [1][2] Un chiaro riferimento alla presenza degli Alleati in città è l'utilizzo del termine paisà, appellativo utilizzato dagli angloamericani, molti dei quali di origine italiana, per riferirsi ai napoletani.[3] InterpretiLanciata da Vera Nandi, la canzone nel corso degli anni è stata interpretata da numerosi altri artisti tra i quali vale la pena ricordare Fausto Cigliano, Roberto Murolo, Gabriella Ferri, Giacomo Rondinella, Jimmy Roselli, Peppino di Capri, Carlo Buti, Massimo Ranieri, Mario Maglione, Il Giardino dei Semplici e Bruno Venturini.[1][2] Degna di nota anche l'interpretazione di Claudio Villa, contenuta nel film del 1949 di Domenico Gambino Torna a Napoli tra i cui attori troviamo Nino Manfredi, Maria D'Ayala, Marina Bonfigli e Carlo Lombardi.[1][4] In tempi più recenti, il ritornello è stato citato nella canzone 'A finanziaria dei 99 Posse ed il titolo della canzone è stato ripreso per il titolo di uno spettacolo teatrale di Sandro Pannunzio.[1] Nel 2014 il pianista Gianni Aterrano esegue una versione strumentale della canzone per l'album Napoli e un pianoforte cd 3 - 4 (Nuova Canaria). Note
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