Silvino Bercellino
Silvino Bercellino (Gattinara, 31 gennaio 1946) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Negli almanacchi sportivi viene indicato come Bercellino II, per distinguerlo dal fratello Giancarlo, anch'egli calciatore.[2] Anche suo padre Teresio è stato un calciatore. Caratteristiche tecnicheGiocatorePer la sua caratteristica di estraniarsi dal gioco per lunghi periodi e poi colpire improvvisamente, è stato soprannominato il Torero Camomillo,[3] dal titolo di una canzone dello Zecchino d'Oro dell'epoca. Possedeva ottima classe e tocco di palla; era inoltre molto abile sottoporta.[4] CarrieraCresciuto nelle giovanili della Juventus, Bercellino esordì in prima squadra nella stagione 1963-1964 contro il Milan, segnando la rete del momentaneo 1-1 a dieci minuti dalla fine. In quella stagione Bercellino giocò anche un'altra partita. Dopo aver trascorso l'annata successiva in Serie B con il Potenza, disputando un ottimo campionato,[2] ritornò alla Juventus nella stagione 1965-1966, giocando 10 partite e segnando 6 reti.[5] Nonostante l'ottima media-gol, Bercellino non trovò spazio all'interno della squadra torinese,[5] cosicché disputò le successive stagioni tra Serie A e B con il Mantova e il Palermo.[6] Concluse la carriera vestendo la maglia della Biellese, squadra che allenò nella stagione 1983-1984 subentrando a Luigi Bodi e venendo sostituito, prima della fine della stagione, da Michele La Firenze.[7] PalmarèsGiocatoreClubCompetizioni nazionali
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