Sidney Meyers![]() Sidney Meyers, noto anche con lo pseudonimo di Robert Stebbins (New York, 9 marzo 1906 – New York, 4 dicembre 1969), è stato un regista, montatore e musicista statunitense. BiografiaSidney Meyers nacque il 9 marzo 1906 a New York, figlio primogenito di Abraham e Ida (nata Rudock) Meyers, immigrati dalla Polonia negli Stati Uniti intorno all'inizio del XX secolo.[1] Meyers studiò alla De Witt Clinton High School, dove suonò nella pluripremiata orchestra scolastica, successivamente frequentò il City College di New York, laureandosi in letteratura inglese, e continuando a suonare il violino e la viola. Dopo aver completato gli studi, ha trascorso tre anni come membro della Orchestra Sinfonica di Cincinnati.[2] Musicista e documentarista, esordì dimostrando lirismo e finezza psicologica,[3] con L'escluso (The Quiet One, 1949), un breve film a 16 mm, commentato da James Agee e sceneggiato da Agee e Meyers, incentrato sulla vita difficile di un adolescente nero,[4] che ricevette consensi dalla critica americana ed europea, oltre la candidatura al Premio Oscar come miglior sceneggiatura originale.[2][5] I suoi lavori si caratterizzarono per la semplicità e la poeticità del suo stile e per la non aderenza alle regole della cinematografia commerciale, e quindi fu considerato un iniziatore del movimento del "New American cinema" e della scuola di New York.[4][3][2] Successivamente diresse L'occhio selvaggio (The Savage Eye, 1960), ritratto amaro e satirico della solitudine di una donna all'interno della società di massa,[4] con un documentarismo alla Dziga Vertov.[3][5] Nel 1965 fu il montatore di Film, di Alan Schneider, su scenario di Samuel Beckett, interpretato da Buster Keaton.[4] Collaborò come musicista a numerosi documentari, tra cui People of the Cumberland.[2] Sidney Meyers morì il 4 dicembre 1969 a New York.[1] FilmografiaRegista
Montatore
Sceneggiatore
Produttore
Note
Bibliografia
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