Sharka
Plum pox, meglio conosciuta come sharka o vaiolatura delle drupacee, è la malattia virale più pericolosa e devastante per il genere Prunus. È causata dal Plum Pox Virus (PPV), e i diversi ceppi del virus possono colpire diverse specie tra cui pesco e nettarine, albicocco, susino, mandorlo e ciliegio dolce e amaro, oltre ad alcune specie ornamentali e selvatiche. Dalla alla prima segnalazione in Bulgaria nel 1917 su drupe di susino (di qui la denominazione "sharka", che in lingua bulgara significa "vaiolo"), la malattia si è rapidamente diffusa in tutti i paesi europei e del bacino Mediterraneo coltivati a drupacee, in India e, nel continente americano, in Cile, Stati Uniti e Canada. In Italia la malattia è stata individuata per la prima volta nel 1973 in Val Venosta in un frutteto di albicocco della cultivar omonima. Il principale vettore del virus sono gli afidi (Myzus persicae, Mizus varians, Brachycaudus helychrysi, Hyalopterus pruni). Vi è poi una diffusione dovuta al trasferimento su lunghe distanze di materiale infetto. Il virus non è pericoloso per i consumatori ma, oltre a portare alla morte della pianta, rende invendibili i frutti a causa delle deformità ed elevata acidità. Effetti della malattiaLe manifestazioni della Sharka variano notevolmente in relazione alla specie e cultivar ospite, alla virulenza del ceppo virale, alle condizioni climatiche ed alla contemporanea infezione della pianta con altri virus.
LottaNon esiste cura possibile per questa virosi e l'unico rimedio è l'abbattimento e la distruzione di tutti gli esemplari infetti, come previsto in Italia dalla lotta obbligatoria (DM del 29 novembre 1996), e l'uso per i nuovi impianti di materiale di propagazione sano e certificato. È stata ottenuta una varietà di susino resistente al virus tramite ingegneria genetica, ma non è disponibile sul mercato. |