Senecio doriaIl senecione erba-doria (nome scientifico Senecio doria L., 1759) è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae).[1][2] EtimologiaIl nome generico (Senecio) deriva dal latino senex che significa “vecchio uomo” e fa riferimento al ciuffo di peli bianchi (pappo) che sormonta gli acheni, che ricorda la chioma di un vecchio.[3] L'epiteto specifico ( doria) deriva dall'area del Peloponneso un tempo conquistata dai Dori e fa riferimento alla forma dello stelo alto e singolo.[4] Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Systema Naturae ...Editio decima, reformata..." ( Syst. Nat., ed. 10. 2: 1215) del 1759.[5] DescrizioneHabitus. Le piante di questa specie hanno un habitus di tipo erbaceo perenne. La forma biologica è elofita (He), sono piante semi-acquatiche con la base e le gemme perennanti sommerse, ma con il fusto e le foglie aeree. Sono solitamente presenti nelle paludi e sulle rive dei laghi, terreni acquitrinosi dove formano i canneti. Altezza media: 5 - 15 dm.[6][7][8][9][10][11] Radici. Le radici in genere sono secondarie da rizoma e possono essere fibrose. Il rizoma è orizzontale e colorato di scuro. Fusto. La parte aerea è più o meno eretta; semplice o ramosa. Il fusto è striato, glabro o con peli ghiandolari. Foglie. Le foglie in genere sono cauline disposte in modo alternato. Sono picciolate o sessili (quelle superiori). La forma della lamina (foglie inferiori) è intera con forme lineari-spatolate e apice ottuso. La superficie è glabra e i margini sono finemente dentellati. Le foglie medie superiori sono progressivamente ridotte. La lamina è decorrente lungo il fusto. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 10 cm; lunghezza 15 – 40 cm. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da numerosi capolini organizzati in formazioni corimbose (regolari e compatte). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. Alla base dell'involucro (la struttura principale del capolino) è presente un calice formato da 2 - 4 brattee fogliacee (sono lunghe la metà dell'involucro). I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le brattee, 13 per involucro e lunghe 8 mm, sono disposte in modo embricato di solito su una o due serie e possono essere connate alla base. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è piatta e spesso è denticolato. Diametro dei capolini: 5 – 6 mm. Fiori. I fiori (fiori ligulati: 5 - 6 per capolino) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati e zigomorfi) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi e actinomorfi) sono bisessuali o a volte funzionalmente maschili.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è più o meno affusolata. La superficie è percorsa da alcune coste longitudinali con ispessimenti marginali e può essere glabra. Non sempre il carpoforo è distinguibile. Il pappo, persistente o caduco, è formato da numerose setole snelle e bianche (lisce o barbate); le setole possono inoltre essere connate alla base. Lunghezza degli acheni: 3 – 4 mm. BiologiaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Distribuzione e habitatGeoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Sud Est Europeo. Distribuzione: in Italia questa specie si trova molto raramente al Nord e al Sud. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia. Sugli altri rilievi collegati alle Alpi è presente nei Pirenei e Carpazi.[15] Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo si trova nell'Europa orientale, Transcaucasia e Kazakistan.[2] Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono le paludi e i prati torbosi. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere umido. Distribuzione altitudinale: sui rilievi alpini, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 800 m s.l.m.; nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte quello subalpino (oltre a quello planiziale). FitosociologiaDal punto di vista fitosociologico alpino Senecio doria appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Senecioninae della tribù Senecioneae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). La struttura della sottotribù è molto complessa e articolata (è la più numerosa della tribù con oltre 1.200 specie distribuite su un centinaio di generi) e al suo interno sono raccolti molti sottogruppi caratteristici le cui analisi sono ancora da completare. Il genere di questa voce è il principale della sottotribù con quasi 1500 specie. Nell'ambito della filogenesi delle Senecioninae Senecio è polifiletico e molti sue specie sono attualmente "sparse" tra gli oltre 100 generi della sotttoribù. Senecio s.str. è posizionato più o meno alla base della sottotribù (è uno dei primi generi che si sono separati).[10] Il genere di questa voce è a capo dell'"Aggregato di Senecio doria" insieme alla specie Senecio fontanicola. Questo gruppo è caratterizzato da erbe perenni alte fino 15 dm, da foglie lanceolate molto allungate, da ampie sinflorescenze formate da molti capolini e da involucri cilindrici con brattee esterne e interne poco differenziate.[11] La specie Senecio doria è individuata dai seguenti caratteri specifici:[11]
Il numero cromosomico della specie è 2n = 40.[11] SinonimiSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Specie similiLe due specie dell'"Aggregato di Senecio doria si distinguono per i seguenti caratteri:[11]
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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