Il territorio di Selve Marcone è collocato nei pressi del boscoso crinale che divide la Valle Cervo dalla Valle Strona di Mosso.
Il punto più alto della frazione è era il Monte Turlo (835 m), mentre il corso d'acqua principale è il Rio Tamarone. Si tratta di un affluente di destra del Torrente Strona di Mosso, e il suo corso segnava per alcuni km il confine con Pettinengo. Nei pressi della località Quadretto è situato il laghetto Le Ginestre, un piccolo specchio d'acqua artificiale utilizzato per la pesca sportiva.
Le località della frazione sono tutte a breve distanza dall'ex capoluogo comunale, Tappi.
Al comune apparteneva anche un'isola amministrativa montana situata a monte di Piedicavallo, nell'alta Valle Cervo, la quale comprendeva la cima del Monte Rosso del Croso (2.345 m).[5]
Origini del nome
Il toponimo deriverebbe dalle vaste selve che ammantavano (e ammantano tuttora) le colline circostanti.[6]
Storia
Selve fece parte del feudo di Andorno e ne seguì le vicende storiche fino al 1694, quando divenne comune autonomo. Aggregato al mandamento di Mosso Santa Maria nel 1721 fu infeudata a Bernardino Baudi, già conte di Vigone.[6]
Il 29 marzo 1944 nella località ancora oggi nota come Quadretto venne stipulato il cosiddetto Contratto della montagna. Si trattava di un accordo siglato, sotto la protezione delle locali formazioni partigiane, da una rappresentanza di industriali biellesi ed una del movimento operaio. Nel contratto si riducevano le disparità salariali tra operai e impiegati dell'industria tessile e si normava in maniera pressoché egualitaria il rapporto lavorativo di uomini e donne. Inizialmente rivolto ai tessili il contratto fu applicato anche in altri settori produttivi e, dopo la liberazione, servì da modello per la contrattazione successiva. Nel 1974 sul muro esterno della trattoria che ha preso il posto della vecchia osteria gestita da Clemente Stellio è stata collocata una lapide a ricordo dell'avvenimento.[7]
A partire dal 1º gennaio 2017[8] è stato incorporato al Comune di Pettinengo.
Simboli
Lo stemma di Selve Marcone era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 19 marzo 2003.[9]
«D'oro, al castagno al naturale, nodrito nella pianura di verde; al capo diminuito di rosso, caricato di tre stelle d'oro, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone era un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Sant'Antonio di Marcone: si tratta di una cappella isolata che sorge nei pressi del quadrivio, il luogo dal quale si dipartono le strade per Ribatto, Callabiana e Andorno.L'edificio religioso fu eretto, secondo la tradizione, a ricordo delle prove superate da un eremita che viveva in solitudine nei paraggi.[6]
^Statuto comunale di Pettinengo (PDF), su comune.pettinengo.bi.it. URL consultato il 5 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
^Legge regionale 12 dicembre 2016, n. 26 - Incorporazione del Comune di Selve Marcone nel Comune di Pettinengo in Provincia di Biella, Regione Piemonte, www.regione.piemonte.it
^Dati sulla raccolta dei rifiuti - Comune di SELVE MARCONE (BI), Consorzio Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, Anno 2012; on-line su www.sistemapiemonte.itArchiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.