Scotoma
Lo scotoma (dal greco σκότωμα, «ottenebramento», derivato di σκότος, «oscurità»), similmente alla emianopsia, sta a indicare, nel linguaggio medico, un'area di cecità, parziale o completa, all'interno del campo visivo, generalmente dovuta a lesioni del tessuto nervoso o, più raramente, a effetti indesiderati nell'uso di alcuni farmaci (es. antibiotici come la streptomicina). Per analogia, in psichiatria può descrivere una zona d'ombra della memoria. CaratteristicheÈ caratterizzata da una zona cieca, attorno alla quale la percezione visiva è generalmente buona. Si definisce scotoma negativo un'area di non visione all'interno del campo visivo: si manifesta sotto forma di macchia scura. Lo scotoma positivo viene percepito, invece, come una macchia a luminosità intermittente e di colore variabile. Tra l'altro esiste anche uno scotoma fisiologico: è la zona cieca di Mariotte, l'area corrispondente alla papilla del nervo ottico ossia al punto in cui quest'ultimo emerge dalla retina; un piccolo oggetto posizionato in quella zona non risulterà visibile. EziologiaLe cause più frequenti possono essere:[1]
Patologie correlateLo scotoma è uno dei sintomi principali dell'emicrania con aura: la sua durata può variare dai 10 ai 50 minuti e la scomparsa parziale dal campo visivo è graduale. Note
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