Sante da Urbino
Sante da Urbino, al secolo Giansante Brancorsini (Montefabbri, 1343 – Mombaroccio, 1394), è stato un religioso italiano dell'Ordine dei frati minori. Fu beatificato, per equipollenza, da papa Clemente XIV nel 1770. BiografiaNacque a Montefabbri da Giandomenico Brancorsini (di nobile famiglia) ed Eleonora Ruggeri. Frequentò i corsi di grammatica e diritto a Urbino, ma non concluse gli studi e intraprese la carriera militare.[1] In seguito all'uccisione accidentale di un famigliare, si ritirò come frate converso nel convento di Santa Maria di Scotaneto, presso Mombaroccio, distinguendosi per la vita di preghiera e penitenza: fu anche maestro dei novizi.[1] In spirito di espiazione, pregò affinché potesse soffrire i dolori che aveva provocato al parente di cui aveva causato la morte: sulla sua gamba destra comparve una piaga ulcerata da cui non guarì mai.[1] Amava gli uffici umili, prediligeva i bambini, e operava prodigi con la sua crocetta. CultoNel 1769 Domenico Monti, arcivescovo di Urbino, fece la ricognizione delle reliquie del beato Sante e le depose sotto l'altare della cappella a lui dedicata.[1] Il suo culto fu confermato da papa Clemente XIV l'11 agosto 1770 e il 22 settembre 1822 il culto fu esteso alle diocesi di Pesaro, Urbino e Fano.[1] Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 14 agosto.[2] NoteBibliografia
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