Apple: DOS 3.3 Amiga: Kickstart 1.2 PC: DOS 2.1, video CGA
Santa Paravia and Fiumaccio è uno dei primi esempi di videogioco gestionale, ambientato in Italia nel periodo rinascimentale. La prima versione è stata realizzata da George Blank in linguaggioBASIC, ed è stata pubblicata come codice sorgente sul numero di dicembre 1978 di SoftSide, rivista dedicata ai possessori dell'home computerTRS-80. La rivista presenta il programma come Santa Paravia en Fiumaccio, sebbene nel sorgente venga usato il titolo con and[1].
In seguito versioni migliorate sono state pubblicate commercialmente tramite supporto fisico dalla Instant Software di Peterborough per lo stesso TRS-80, Apple II, Commodore PET[2], TI-99/4A[3] e Panasonic JR-200[4]. Nel 1988 venne realizzato da StarSoft per MS-DOS, Amiga, Atari ST e Commodore 64 con grafica rinnovata e pubblicato dalla Keypunch di Monticello, utilizzando Santa Paravia come titolo di copertina. La StarSoft produsse anche una Tournament Version con regole speciali per il multigiocatore[5].
Molti altri rifacimenti non ufficiali e non commerciali sono apparsi negli anni, tra i quali per Atari 8-bit[6], ZX Spectrum[7], Windows, Mac OS, browser, dispositivi mobili.
Nel 2003 è stato pubblicato il codice sorgente del gioco adattato in linguaggio C, con l'autorizzazione dell'autore originale[8].
Modalità di gioco
Il gioco, a turni annuali, riprende vagamente il gameplay di un precedente titolo, Hamurabi, aggiungendo però diversi elementi tra i quali una rappresentazione grafica dei progressi del regno. Nelle prime versioni la grafica è limitata a una mappa statica e non interattiva che viene mostrata a ogni turno, mentre il resto dell'interfaccia è puramente testuale; nelle versioni StarSoft anche il resto del programma è dotato di grafica. L'economia è incentrata sul commercio e produzione del grano, che va bilanciata a seconda della richiesta della popolazione. Il giocatore inizia a capo di una piccola città-stato nell'anno 1400 e ha l'obiettivo di ampliare il proprio dominio e ottenere un titolo nobiliare sempre più alto fino a diventare re/regina, entro un limite di turni corrispondente alla durata della vita del sovrano.
Ogni turno è costituito da quattro fasi: raccolto, tasse, mappa e lavori pubblici.
La prima fase informa sulla quantità di steri di grano ed ettari di terra coltivabile posseduti. La terra richiede servi e grano da seminare per produrre nuovo grano e il raccolto è influenzato anche dalle condizioni meteorologiche, mentre le riserve vengono intaccate dai ratti. Terra e grano si possono comprare e vendere, a prezzi che variano di turno in turno, mentre parte del grano va distribuito per il consumo; eccedendo il fabbisogno della popolazione si incentiva la sua crescita, e viceversa.
Si regolano le percentuali di tasse su dogane, vendite e redditi e la severità della giustizia, con un complesso insieme di effetti.
Questa fase di visualizzazione mostra su mappa l'ampiezza delle proprie terre e indica l'adeguatezza del numero di servi e delle difese militari. Se queste ultime sono insufficienti in rapporto alla terra posseduta e alle forze avversarie, si rischia di subire automaticamente un'invasione. Se posseduti, la mappa mostra lanificio, mercato, palazzo e cattedrale, tutti potenziabili a più livelli.
I lavori pubblici permettono l'ampliamento degli edifici sopra citati, che influenzano guadagni, tasse, occupazione e crescita della popolazione di varie classi sociali. Si possono inoltre arruolare più soldati e mostrare le statistiche di tutti i giocatori. A fine turno il computer calcola, in base a tutti i beni e sudditi posseduti, se il giocatore ottiene un nuovo titolo nobiliare.
La bancarotta e le invasioni hanno gravi effetti, ma il gioco termina solo con la morte naturale del sovrano, il cui anno esatto non è noto.