È probabile che le tavole siano state dipinte alcuni anni prima del 1481 ossia anteriormente alla realizzazione, da parte di Domenico Morone stesso, della cassa dell'organo della chiesa di San Bernardino a Verona, con cui condividono alcuni aspetti stilistici.[2]
Osservando lo sguardo estatico del San Rocco si ritiene probabile che vi fosse un'altra tavola o una scultura posta di fianco, in posizione centrale, tra lui e il San Bartolomeo.[3]
Le tavole sono state oggetto di restauro nel 1857, da parte di Lorenzo Muttoni, e nel 1908.[1]
Museo di Castelvecchio, a cura di Paola Marini, Ettore Napione e Gianni Peretti, Museo di Castelvecchio. Catalogo generale dei dipinti e delle miniature delle collezioni civiche veronesi. Dalla fine del X all'inizio del XVI secolo, volume 1, Cinisello Balsamo, Silvana, 2010, ISBN978-88-8215-425-7, SBNIT\ICCU\MOD\1568500.