Sadik
Sadik è un personaggio dei fumetti neri creato nel 1965 da Nino Cannata nato sulla scia del successo di Diabolik e protagonista di tre serie pubblicate fra il 1965 e il 1967 edite in formato tascabile.[1][2][3] Esordì vendendo centomila copie in pochi giorni, ma l'editore ne sospese la pubblicazione dopo soli due numeri, preoccupato dei numerosi sequestri di allora per quel tipo di pubblicazioni. Il personaggio dopo qualche mese venne rilevato da altri editori, che ne modificarono le caratteristiche.[2] Caratterizzazione del personaggioÈ inizialmente un assassino e criminale senza scrupoli ma poi, su richiesta dell'editore Renato Bianconi, diventa un giustiziere di altri criminali che ritiene meritevoli di morte immediata[1][4]: «Se la mia strada è costellata di cadaveri è solo perché io anticipo la giustizia degli uomini»[2]; le sue vittime infatti sono «criminali incalliti che, prima o poi, sarebbero caduti sotto la mano del boia»[5]. Indossa una calzamaglia blu, resa imperforabile se immersa in un prodotto chimico segreto di sua invenzione[1][2]. Storia editoriale
Il personaggio nacque sulla scia del successo di Diabolik, un fumetto del genere nero ispirato ai romanzi d'appendice francesi, come Fantomas e altri romanzi a puntate, simile sia nel nome, per la presenza della lettera K (come molti altri fumetti neri del periodo, primi fa tutti Satanik e Kriminal), sia nella struttura: è infatti, come Diabolik, un criminale con una compagna complice bionda, Loona, e un antagonista buono, un ispettore di polizia, Eddy Castle, ispirato all'attore Eddie Constantine[1][2]. Diversamente dai personaggi creati sulla falsariga Diabolik, Sadik venne realizzato con maggior cura: Nino Cannata, uno dei pochi sceneggiatori professionisti dell'epoca, realizzò un prodotto con buoni dialoghi e validi schemi narrativi[1]; all'ideazione grafica provvide il disegnatore Giancarlo Agnello, poi affiancato da altri disegnatori.[2] La serie esordì a marzo del 1965, pubblicata da Ugo Del Buono Editore, con una tiratura di centomila copie del primo numero, che andarono esaurite in edicola. Nonostante questo successo, tuttavia, l'editore sospese le pubblicazioni, preoccupato dall'attenzione della magistratura e dai numerosi sequestri di cui erano state vittime pubblicazioni simili, definite violente e diseducative.[1][2][6] La serie venne quindi ripresa dopo qualche mese da Edizioni Antares, che ne modificò le caratteristiche iniziali e la pubblicò fino al 1966 con andamento discontinuo, in quanto, per timore dei sequestri dettati dai temi troppo audaci, si verificarono ritardi nella pubblicazione per via delle revisioni delle sceneggiature[1][2]; fino a quando, nel 1966, la serie venne rilevata dalle Edizioni Alhambra di Renato Bianconi, che la pubblicherà fino al 1967[2]. In tutto vennero pubblicati 62 numeri dal marzo 1965 al marzo 1967, divisi in tre serie: la Gialla, di 12 numeri; la Rossa, di 5; e la Diamante, di 45[1][2]. Le storie furono ideate e sceneggiate da Nino Cannata e disegnate da Giancarlo Agnello, al quale si alternarono Camillo Zuffi, Ennio Missaglia, Clario Onesti, Victor Hugo Arias ed Emilio Uberti[2]. Dopo la sospensione delle pubblicazioni, si ebbe una prima ristampa nel 1971, edita dalle Edizioni Alhambra (22 numeri)[7], e, nel 1989, una seconda, delle Edizioni Bianconi (10 numeri)[8]. Nel 2008, in occasione di una fiera del fumetto di Milano, ne venne pubblicato un albo speciale inedito, scritto sempre da Nino Cannata e disegnato da Beniamino Del Vecchio.[5] ElencoDal 1965 al 1967 vennero pubblicati 62 numeri divisi in tre serie[2][9][10]:
Prima serieLa prima serie è composta di dodici albi[2][6] pubblicati dalla Ugo Dal Buono Editore fino al numero 2[6] e dalle Edizioni Antares fino a conclusione[2][11].
Seconda serieLa seconda serie è formata di 5 volumi[2][11][12]:
Terza serieLa terza serie si compone di 45 volumi quattordicinali[2][13] (Il n. 17 [Novembre '66], Doppio gioco, venne sequestrato[10], mentre il n. 46, La Grande Sfida, venne annunciato ma mai pubblicato)[2][11]:
RistampeCobra Serie di 6 volumi pubblicata dalle Edizioni Alhambra da settembre 1968 a febbraio 1969; la serie consiste nella ristampa di alcuni episodi della prima serie di Sadik (1965) e include, in appendice, le avventure inedite di Spiderman[10][14].
SADIK il nuovo giallo a fumetti (1971-1972) Serie di 22 volumi pubblicata dalle Edizioni Alhambra da gennaio 1971 a ottobre 1972; è una ristampa di storie della terza serie (Diamante)[10], con nuove copertine realizzate da Floriano Bozzi (n. 1) e da Victor Hugo Arias (dal n. 2 al n. 22)[7]:
SADIK il nuovo giallo a fumetti (1989-1990) Serie di 10 volumi pubblicata dalle Edizioni Bianconi da luglio 1989 a aprile 1990; ristampa avventure tratte dalla terza serie ("Diamante")[10] con le stesse copertine dell'edizione del 1971.[8]
Altri mediaCinema
Musica
NoteFonti
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