Rumaysa bint Milhan

Rumaysa bint Milḥān (in arabo ﺭﻣﻴﺴـة ﺑﻨﺖ ﻣﻠﺤﺎﻥ?), più nota con la sua kunya di Umm Sulaym; fl. VII secolo) fu una delle prime donne a convertirsi all'Islam a Yathrib.

Umm Sulaym era stata in precedenza sposata con Malik ibn al-Nadr e il loro figlio fu Anas ibn Malik, un Compagno assai apprezzato di Maometto.[1]

In seguito alla morte del primo marito, Zayd ibn Sahl, noto come Abū Ṭalḥa b. Thābit, decise d'impegnarsi con lei prima ce qualcun altro lo facesse. Era fiducioso che Umm Sulaym non gli avrebbe preferito altri. Era abbastanza ricco, un cavaliere rinomato e un arciere capace e proveniva dallo stesso clan di Umm Sulaym, i Banu Najjar. A seguito della conversione di Abū Ṭalḥa all'Islam, i due si sposarono e furono considerati una coppia musulmana modello.
Abū Ṭalḥa morì mentre partecipava a una spedizione navale all'epoca del terzo Califfo "ortodosso" ʿUthmān, e fu sepolto in mare.

Umm Sulaym era conosciuta per il suo coraggio e la sua intraprendenza. Durante la battaglia di Uhud portava un pugnale tra le pieghe del suo abito, fornendo acqua e curando i feriti, impegnandosi inoltre a difendere Maometto quando la battaglia ne mise a forte rischio l'incolumità.

«Quando fu noto che Umm Sulaym era diventata vedova, un uomo, Zayd ibn Saḥl, conosciuto come Abū Ṭalḥa, decise di impegnarsi con lei prima che altri lo facessero.

Era fiducioso che Umm Sulaym non gli avrebbe preferito un altro. Era dopo tutto una persona forte e virile ed era abbastanza ricco oltre a possedere un'imponente abitazione che era assai ammirata. Era un perfetto cavaliere e un abile arciere e, inoltre, proveniva dallo stesso clan di Umm Sulaym, i Banu Najjar.[1]»

«Anas ibn Malik (figlio di primo letto di Rumaysa) ha tramandato del figlio di Abū Ṭalḥa e di Umm Sulaym quando morì. (Umm Sulaym) disse ai componenti della sua famiglia: "Non dite ad Abū Ṭalḥa nulla intorno a suo figlio prima che l'abbia fatto io". Abū Ṭalḥa tornò (a casa); lei gli portò una zuppa. Lui la prese e bevve dell'acqua. Lei si abbellì come mai aveva fatto in precedenza. (Abū Ṭalḥa) ebbe quindi rapporti sessuali con lei e, quando la moglie vide che era soddisfatto dopo aver fatto all'amore, gli disse: "Abū Ṭalḥa, se qualcuno prende in prestito qualcosa da un'altra famiglia e poi (i membri della famiglia) ne chiedono la restituzione, chi ha preso a prestito può opporsi a ciò?" Egli rispose: "No". Allora lei replicò: "T'informo che tuo figlio è morto". Abū Ṭalḥa s'irritò, e disse: "Non m'hai informato finché non ho fatto l'amore con te e tu, solo dopo, m'hai detto di mio figlio". Si recò quindi dal Messaggero di Dio e lo mise al corrente di quanto era successo. Allora il Messaggero di Dio disse: "Possa Allah benedire entrambi per la notte trascorsa insieme! Egli (Anas ibn Malik) chiosò: "Ella rimase incinta".»

Il figlio che poi nacque era ʿAbd Allāh. Più tardi gli nacque un fratello, cui fu posto il nome di Ibn ʿUmayr.

Note

  1. ^ a b Biografia di Rumaysa bint Milhan - Madre di Anas bin Malik (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2009). su MSA West Compendium of Muslim Texts

Bibliografia