Quello che segue è l’elenco, in ordine decrescente, di tutti i rugbisti a 15 che abbiano realizzato, al 31 dicembre 2018, almeno 400 punti in gare internazionali.
Ai fini della definizione di “presenza internazionale”, si specifica che essa è conferita quando la federazione di appartenenza del giocatore riconosce lo status di test match all’incontro della squadra sotto la propria giurisdizione, indipendentemente dal fatto che esso sia o meno un full international (ovvero tra due squadre internazionali)[1].
È, quindi, legittimo che una federazione possa riconoscere la presenza ai propri giocatori anche in occasione di incontri contro formazioni non internazionali, come per esempio i Barbarians: il Galles, per citare una recente circostanza, diede lo status di test match a due incontri contro tale formazione nel 2011[2] e 2012[3].
In questi particolari casi, i punti marcati dai giocatori cui è riconosciuta la presenza sono anche validi ai fini del computo internazionale, mentre quelli marcati dalla squadra avversaria non vengono conteggiati.
Sono considerate, inoltre, squadre internazionali anche alcune selezioni istituite a seguito della collaborazione di più federazioni: è il caso dei British Lions, costituite dalle federazioni delle quattro union delle Isole Britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), dei Pacific Islanders, espressione di tre federazioni del Pacifico (Figi, Samoa e Tonga), nonché del Sudamérica XV, formato da giocatori delle federazioni dell'America meridionale che in passato disputò incontri full international.
Il primo giocatore a varcare la soglia dei 1 000 punti fu il galleseNeil Jenkins, già dal 1999 primatista mondiale della classifica[4]; l’impresa avvenne il 3 febbraio 2001 nella prima partita del Sei Nazioni contro l’Inghilterra: nonostante la sconfitta 15-44 Jenkins realizzò 5 punti, che gli valsero il superamento di tale traguardo[5].
Jenkins si fermò a fine 2002 con 1 090, 41 dei quali nei British Lions.
Il secondo a entrare nella ristretta cerchia dei millenari, che al 2018 conta solo 5 giocatori, fu l’italo-argentinoDiego Domínguez, con 15 punti marcati nella partita vinta dall’Italia sul Galles nel Sei Nazioni 2003[6].
Domínguez si ritirò dall’attività internazionale una settimana più tardi con 1 010, dei quali 27 realizzati con la maglia dell’Argentina.
Quattro anni più tardi, alla Coppa del Mondo di rugby 2007, fu l’ingleseJonny Wilkinson a tagliare il traguardo del millesimo punto nel corso di una vittoria per 44-22 contro Samoa[7]; Wilkinson sarebbe in seguito diventato primatista mondiale di tale graduatoria, superando Neil Jenkins nel Sei Nazioni 2008 in occasione di una sconfitta 9-15 contro la Scozia[8]; tre anni più tardi Wilkinson si ritirò dal rugby internazionale con 1 246 punti, che tuttavia all’epoca non erano già più primato mondiale perché il neozelandeseDan Carter, a quota mille fin dal giugno 2010 contro l’Irlanda a New Plymouth[9], guadagnò, perse e riconquistò una seconda volta il primato di punti, poi mai più insidiato per via del termine dell’attività internazionale di Wilkinson: quando Carter mosse analogo passo, che coincise con la vittoriosa finale della Coppa del Mondo di rugby 2015 conclusa 34-17 sull’Australia[10], il suo record era fissato a 1 598, insuperato a tutto il 2018.
Il più recente superamento della quota dei mille punti è del 2011: nel corso dell’incontro di quell’edizione del Sei Nazioni contro il Galles, l’irlandeseRonan O'Gara divenne il quinto rugbista a varcare tale soglia[11]; due anni dopo la sua carriera internazionale terminò a quota 1 083.
Dei cinque giocatori sopra quota mille, al 2018 solo Dan Carter è attivo benché non internazionalmente.
Il miglior marcatore in attività internazionale è il rumenoFlorin Vlaicu, al 31 dicembre 2018 autore di 888 punti.
Elenco giocatori
Nella tabella sottostante, aggiornata al 28 febbraio 2022, sono evidenziati in giallo i giocatori appartenenti a nazionali considerate di secondo livello da World Rugby; in verde sono altresì quelli appartenenti a nazionali di terzo livello.