RomfaiaLa romfaia è un'arma inastata da taglio utilizzata inizialmente dai Bastarni, popolo di stirpe germano-sarmatica stanziatosi dalla fine del III secolo a.C. lungo il Danubio inferiore. È costituita da una lama ricurva affilata sul lato interno e si poteva utilizzare sia con una impugnatura a una mano che con una a due mani. Il danno che procurava era inflitto con un movimento a strappo e poteva mutilare un arto e decapitare l'avversario anche con un solo colpo. Proprio a causa della potenza devastante di quest'arma, i Romani si videro costretti a modificare leggermente le loro armature quando si scontrarono con i Bastarni durante la conquista della Dacia. Altri popoli che usarono la romfaia, anche se in misura minore, furono i Daci, i Geti e i Traci, popoli stanziati nei Balcani settentrionali e confinanti con i Bastarni. Rispetto alla falce da guerra in uso presso i Traci ed i Daci, la romfaia ha una curvatura meno pronunciata della lama. Riferimenti bibliciViene citata nella Bibbia come l'arma brandita dal quarto cavaliere, "Morte", nell'Apocalisse di Giovanni, ed è la spada utilizzata da Re Davide per recidere la testa di Golia.[1] Note
BibliografiaFonti
Studi
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