Rocca di Acquaviva Picena
La Rocca di Acquaviva Picena è la maestosa fortezza trecentesca che domina l'omonima cittadina italiana in provincia di Ascoli Piceno. La rocca è stata dichiarata monumento nazionale dal 1902.[1] Storia![]() ![]() ![]() La rocca fu costruita dalla famiglia Acquaviva verso il 1300,[2] ma dell'impianto originario restano poche tracce.[3] Nel 1447 la fortezza primitiva subì corposi guasti dai fermani, che detenevano in Acquaviva fondamentali interessi strategici. Venne ricostruita nel 1474 da Giovan Francesco Azzolino,[2] e i lavori furono diretti dall'architetto fiorentino Baccio Pontelli.[4] Un ulteriore restauro generale si deve a Giuseppe Sacconi e fu compiuto alla fine del XIX secolo.[2] ArchitetturaRicerche svolte a partire dal 2004 hanno permesso di ricostruire l'immagine originaria della fortezza trecentesca. Nel Medioevo essa presentava mastio ottagonale e cinta muraria di notevole elevazione con merlatura ghibellina. Nella transizione all'età moderna, in seguito all'introduzione delle armi da fuoco, la fortezza fu consolidata grazie all'ispessimento di muri e torrioni, all'aggiunta di una scarpa triangolare e al rafforzamento esterno del mastio che assunse forma cilindrica. A difesa attiva vennero create cannoniere e archibugiere, oltre alle varie pusterle e gallerie di ronda.[4] La rocca odierna presenta due ordini murari: il primo, verticale, sostiene i camminamenti di ronda e si proietta a sbalzo verso l'esterno con gli archetti della difesa piombante; il secondo, fortemente scarpato per il rimbalzo dei proiettili, contiene all'interno percorsi casamattati con bocche da fuoco per il tiro delle armi leggere.[2] La fortezza, che si suppone fosse circondata da un fossato,[3] ingloba una vasta corte centrale servita da un pozzo.[2] La pianta è quadrilaterale irregolare, culminante a ogni vertice in un torrione. Le torri hanno mole e consistenza diversa in relazione all'orografia del terreno e al rischio di attacchi esterni. Questa conformazione, vista dall'alto, richiama immediatamente il simbolo di una balestra pronta a scoccare una freccia verso est, in direzione del mare. Da quella direzione infatti proveniva il pericolo maggiore. Le torri principali est (mastio) e ovest recano il baricentro lungo l'asse di simmetria della rocca, sezionando la corte in due triangoli fra loro assai simili, i cui restanti lati coincidono con le mura perimetrali. Il mastio cilindrico è alto 22 m. Il torrione maggiore situato dalla parte opposta è dotato di bocche da fuoco, mentre gli altri due erano destinati all'artiglieria leggera.[2] MuseoL'interno della Rocca d'Acquaviva ospita il Museo archeologico "La fortezza nel tempo". Note
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