Robustezza strutturaleLa robustezza strutturale indica la capacità di una struttura resistente di evitare danni critici nel caso in cui essa subisca danni locali anche gravi dovuti ad esempio a incendi, esplosioni, urti o conseguenze di errori umani. Il concetto di robustness è stato formalizzato solo di recente, questo concetto consente di realizzare costruzioni in grado di mettere in campo tutte le proprie riserve di resistenza sino al collasso, attraverso l'attivazione di molteplici percorsi alternativi di carico. In tal modo è allontanato, tra l'altro il pericolo di collasso generalizzato, a seguito di rotture localizzate della struttura (collasso progressivo) specie in occasione di eventi eccezionali. Indicazioni progettualiLe principali indicazioni progettuali che permettono di realizzare strutture a telaio robuste sono:
Esempi storiciIl caso del World Trade CenterUn esempio recente del concetto di robustezza strutturale è legato al crollo delle Twin Towers a seguito dell'attentato terroristico dell'11 settembre 2001. Dopo l'impatto con i due Boeing 767, molte delle colonne esterne furono completamente distrutte, ma le torri non crollarono immediatamente per effetto della loro rilevante robustness. Il carico fu infatti ridistribuito dagli elementi danneggiati verso le parti integre della struttura. Ciò dette agli occupanti i piani inferiori il tempo sufficiente per mettersi in salvo. Normativa nel mondoItaliaIl concetto di robustness viene richiamato più volte nel testo delle nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008[1]) come:
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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