1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Rob Howley è nato a Bridgend, in Galles, nel 1970; secondo di due figli (aveva una sorella maggiore, già internazionale nel netball[1], morta nel 2011 a 47 anni[2]), è nipote di un rugbista che militò anche in Inghilterra come professionista nel rugby a 13[1].
A 9 anni iniziò a giocare a rugby a livello scolastico[1], e in breve fu selezionato per la rappresentativa distrettuale Under-11 di Bridgend[1].
Entrò quindi nelle giovanili del Bridgend RFC[3] e si mise in luce a livello nazionale, arrivando alla convocazione nella nazionale scolastica gallese Under-18[3]; quando esordì nella prima squadra del Bridgend nel 1990 aveva già rappresentato il Galles anche a livello Under-21[4]; nel 1993 ebbe un breve periodo al Cardiff prima di tornare al Bridgend alla fine dell'anno[4].
Passato, nel frattempo, di nuovo al Cardiff, prese parte alla Coppa del Mondo di rugby 1999 (che si tenne proprio in Galles) nel ruolo di capitano[7], infortunandosi nuovamente nei minuti di finale del quarto di finale perso contro l'Australia[8].
Nel 2001 prese parte al suo secondo tour con i British Lions come vicecapitano di Martin Johnson; scese in campo in due incontri infrasettimanali con i gradi da capitano, e si infortunò di nuovo, a una costola[8], rendendosi disponibile quindi in solo due test match dei tre previsti contro gli Wallabies; in quello stesso anno esordì con il Cardiff nella neoistituita Celtic League.
Alla fine del Sei Nazioni 2002 Howley annunciò il ritiro dall'attività internazionale[9], conclusasi con 59 incontri per il Galles (di cui 29 da capitano[10]) e 2 per i British and Irish Lions.
Passato agli inglesi del London Wasps contribuì alla vittoria in due Premiership consecutive e alla conquista di una Heineken Cup nel 2004, la cui partita di finale, vinta sul Tolosa grazie proprio a una sua meta[10], fu il suo ultimo atto da giocatore: infortunatosi a un polso, infatti, non recuperò neppure dopo l'inserimento chirurgico di un chiodo di metallo nell'osso e il 1º novembre 2004 annunciò di essere costretto a chiudere l'attività agonistica senza più essere rientrato in campo dalla finale europea[10].
Subito dopo il ritiro fu ingaggiato dallo staff tecnico della franchise di Celtic League dei Cardiff Blues con il ruolo dell'allenatore dei tre quarti[11] e, nel gennaio 2008, fu cooptato dal nuovo C.T. del GallesWarren Gatland come suo assistente[8]; nel 2012, con Gatland nel frattempo nominato allenatore dei British and Irish Lions, assunse l'interim della Nazionale gallese che vinse il Sei Nazioni di quell'anno[8]; un anno più tardi lo stesso Gatland volle Howley nel suo staff per il tour dei Lions in Australia (come allenatore dei tre quarti[12]), che la formazione interbritannica vinse per 2 a 1.
Con la fine del tour Howley è tornato a ricoprire l'incarico di assistente di Gatland, rientrato a tempo pieno alla guida del Galles.
Tra gli altri allenatori con cui ha collaborato figura l'australianoBob Dwyer, del quale, appena terminata la carriera agonistica, fu assistente alla guida dei Barbarians[8]; per tale club a inviti disputò anche 9 incontri tra il 1993 e il 2003.