RitsuryōRitsuryō (律令?), pronuncia [ɾitsɯɾʲoː], è lo storico sistema legislativo basato sulle filosofie del Confucianesimo e del legismo cinese in Giappone. Il sistema politico in accordo con il Ritsuryō è chiamato "Ritsuryō-sei" (律令制). I Kyaku (格) sono emendamenti del Ritsuryō, mentre gli Shiki (式) sono decreti. Ritsuryō definisce sia un codice penale (律?, Ritsu) che un codice amministrativo (令?, Ryō). Durante il tardo periodo Asuka (fine VI secolo - 710) e il periodo Nara (710 - 794), la Corte Imperiale di Kyoto, cercando di replicare il rigoroso sistema politico cinese della dinastia Tang, creò e fece applicare alcune raccolte di Ritsuryō. Nel corso dei secoli, il ritsuryō ha prodotto sempre più informazioni che sono state accuratamente archiviate; tuttavia, con il passare del tempo, nel periodo Heian, le istituzioni ritsuryō si sono evolute in un sistema politico e culturale.[1] Nel 645, le riforme Taika furono i primi segni di attuazione del sistema.[2] Le principali riformulazioni del Ritsuryō includevano:[3]
Traguardi principaliGoverno e amministrazioneNella seconda metà del VII secolo venne adottato il sistema Kokugunri (国郡里制?, kokugunri-sei), che divideva le regioni del Giappone in diverse divisioni amministrative.
Nel 715 il sistema Gōri (郷里制?, gōri-sei) risultava così composto:
Centralizzazione dell'autoritàIl sistema ritsuryō stabiliva anche un governo amministrativo centrale, con l'imperatore a capo. Vennero costituiti due dipartimenti:
I posti di quei dipartimenti pubblici erano tutti divisi in quattro ranghi (shitō): kami (長官), suke (次官), jō (判官) e sakan (主典). Questo modello onnipresente sarebbe stato replicato, in modo coerente, anche tra i membri della corte le cui funzioni avevano poco a che fare con quei tipi di poteri e responsabilità che sono convenzionalmente associati al governo, ad esempio:
Istituzione del rango di corte
Venne introdotto un sistema globale di classificazione per tutti gli impieghi pubblici (官kan, 官職kanshoku) con oltre 30 gradi (位i, 位階ikai ), che regolava rigorosamente a quali posti è possibile accedere in base a un determinato grado. La classifica doveva essere per lo più basata sul merito, ai figli di funzionari pubblici di alto rango veniva comunque concesso un grado minimo. Questa disposizione (蔭位の制on'i no sei) esisteva nella legge Tang, tuttavia sotto il ritsuryo giapponese, per cui era applicata, erano più alti così come i ranghi ottenuti dai bambini. Il rango più alto nel sistema era il primo (一位ich-i), procedendo verso il basso fino all'ottavo (八位hachi-i), detenuto dagli umili della corte. Al di sotto di questo, esisteva un grado iniziale chiamato so-i (初位), ma offriva pochi diritti.[8] I primi sei ranghi erano considerati la vera aristocrazia (貴ki), ed erano suddivisi in ranghi "senior" (正shō)[7] e "junior" (従ju)[7] (es. terzo grado senior [正三位shō san -mi], secondo grado junior [従二位ju ni-i]). Al di sotto del terzo rango, esisteva un'ulteriore suddivisione tra "superiore" (上jō) e "inferiore" (下ge), consentendo gradi come "quarto grado inferiore junior" (従四位下ju shi-i no ge) o "sesto grado superiore senior" (正六位上shō roku-i no jō). La promozione nei ranghi era spesso un processo burocratico molto graduale e, all'inizio dei Codici, non si poteva avanzare oltre il sesto rango se non per rare eccezioni, causando così un naturale punto di interruzione tra gli aristocratici (quinto rango e superiori [貴族kizoku]) e gli umili (di sesto grado e inferiori [地下jige]).[8] Inoltre, il reddito sotto forma di koku (石, 1 koku = circa 150 chilogrammi), o staia di riso delle province, veniva aumentato notevolmente con l'avanzare del grado. Il funzionario medio di sesto grado poteva guadagnare 22 koku di riso all'anno, ma il quinto grado riusciva ad avere 225 koku, mentre un funzionario di terzo grado poteva ottenere fino a 6.957 koku all'anno.[8] Venne istituita la registrazione dei cittadini (戸籍koseki), aggiornata ogni 6 anni, e un libro delle tasse annuale (計帳keichō). Basandosi sul keichō, fu istituito un sistema fiscale chiamato (租庸調So-yō-chō). La tassa veniva riscossa sulle colture di riso ma anche su diversi prodotti locali (ad esempio cotone, sale, tessuti) inviati nella capitale. Il sistema stabiliva anche una corvée locale a livello provinciale per ordine del kokushi (国司), una corvée nella Capitale (sebbene la corvée nella capitale potesse essere sostituita da merci inviate) e il servizio militare. Codice penaleVenne introdotto un codice penale, con cinque livelli di pena (五刑?, gokei).
Venivano definiti otto grandi crimini (八虐?, hachigyaku) che erano esenti dall'amnistia. Il codice era basato sui dieci abomini del codice Tang, ma furono rimossi due crimini legati alla vita familiare, discordia familiare e interruzione della famiglia (attraverso incesto, adulterio, ecc.). Handen-ShujuIn conformità con i codici legali cinesi, la terra così come i cittadini dovevano essere "proprietà pubblica" (公地公民). Uno dei principali pilastri del Ritsuryō fu l'introduzione del sistema Handen-Shūju (班田収受制), simile al sistema dei campi uguali della Cina. L'Handen-Shūju regolava la proprietà della terra. In base alla registrazione, ogni cittadino sopra i 6 anni aveva diritto a un "campo" (口分田?, kubunden), soggetto a tassazione (circa il 3% delle colture). L'area di ogni campo era di 2 tan (段?) per gli uomini (circa 0,22 ettari) e due terzi di questo per le donne (tuttavia, le caste Shinuhi e Kenin avevano diritto solo a 1/3 di quest'area). Il campo veniva restituito al paese a seguito della morte. I terreni appartenenti a santuari e templi erano esenti da tassazione. La raccolta e la ridistribuzione dei terreni avveniva ogni 6 anni. CasteLa popolazione era divisa in due caste, Ryōmin (良民) (divisa ulteriormente in 4 sottocaste) e Senmin (賤民) (divisa in 5 sottocaste), quest'ultima vicina agli schiavi. I cittadini indossavano abiti di colori diversi a seconda della loro casta. Evoluzione dell'applicazione del RitsuryōNel tempo vennero apportate diverse modifiche. Al fine di promuovere la coltivazione, nel 723 fu promulgata una legge che permetteva la proprietà di nuovi seminativi (三世一身の法, Legge Sanze-isshin) per tre generazioni e poi senza limiti nel 743 (墾田永年私財法, Legge Konden Einen Shizai). Ciò portò alla comparsa di grandi terreni privati, i primi shōens. La rigorosa applicazione del sistema Handen-Shūju decadde nell'VIII e IX secolo.[9] Nel tentativo di mantenere il sistema, il periodo tra ogni raccolta/distribuzione venne esteso a 12 anni sotto l'imperatore Kanmu. All'inizio del periodo Heian, il sistema non veniva quasi più applicato. L'ultima raccolta/distribuzione avvenne tra il 902 e il 903. Il sistema delle caste era applicato sempre meno rigorosamente. Alcuni Ryōmin avrebbero sposato Senmin per evitare la tassazione e i bambini Senmin/Ryōmin sarebbero diventati Ryōmin. Alla fine del IX secolo/inizio del X, il sistema delle caste era praticamente privo di sostanza. Gli alti ranghi ereditari per gli incarichi pubblici portarono al monopolio dell'occupazione degli incarichi più importanti da parte di un numero limitato di famiglie, a tutti gli effetti una nobiltà, tra cui il clan Fujiwara, il clan Minamoto, il clan Taira e il clan Tachibana. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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