Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo

Riserva naturale
Incisioni rupestri di Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo e Paspardo
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA83375
Codice EUAPEUAP0305
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lombardia
Province  Brescia
ComuniCeto, Cimbergo, Paspardo
Superficie a terra290 ha
Provvedimenti istitutiviD.C.R. IV/938, 02.03.88
GestoreEnte di Diritto Pubblico Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo
PresidenteMarco Lanzetti
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

La riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo è un'area naturale protetta posizionata sul versante orientale della media Val Camonica in provincia di Brescia e si sviluppa attraverso i tre comuni di Ceto, Cimbergo e Paspardo.

Informazioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Incisioni rupestri della Val Camonica.

È stata istituita dalla Regione Lombardia come area naturale protetta nel 1988, sebbene già segnalata come biotopo dal 1977. La gestione è affidata all'Ente di diritto pubblico Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. L'Ente è amministrato da due organi: la Comunità della Riserva, che comprende i tre sindaci (o loro delegati) dei comuni che la compongono, e dal Consiglio di Gestione, composto di cinque membri tra i quali il rappresentante della Regione Lombardia, che si occupa dell'ordinaria amministrazione.[1]

La Riserva è una vasta area naturale protetta, in gran parte boschiva, che si estende per circa 290 ha. Al suo interno conserva almeno 420 superfici rocciose riportanti incisioni rupestri, dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1979.[1]

La riserva è stata istituita dalla Regione Lombardia nel 1983 su indicazione dei tre comuni interessati[2][3]. Nel 2011 è stato sottoposto a revisione il suo statuto che ha trasformato l'ente gestore Consorzio in Ente di diritto pubblico.

Natura e cultura

Il complesso del Museo didattico della Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo

Nella riserva le specie spontanee sono state largamente sostituite da specie introdotte. Le formazioni boschive prevalgono all'interno dell'area: buona parte del territorio è costituito cerro, tiglio e acero, cui si sovrappongono castagneti e formazioni boschive a betulla e nocciolo.

Le iscrizioni rupestri presenti nel territorio della riserva, individuate nel 1975[4], risalgono a un periodo compreso tra il V millennio a.C. e l'Età Moderna[5] (fino al XX secolo). Ritenute particolarmente significative le iscrizioni dell'Età del Bronzo (II millennio a.C.) e quelle del periodo di influenza etrusca[6].

Percorsi

Area didattica e laboratori al Villaggio Preistorico

L'accesso privilegiato alla Riserva è presso il Museo didattico che sorge nel comune di Ceto, frazione Nadro, all'interno di un antico complesso del XVI secolo. Sono qui presenti delle sale espositive con ricostruzioni, pannelli, librerie dedicate all'arte rupestre della Valle Camonica.

I percorsi di visita sono molteplici, i principali sono:[7]

  • Ceto: Area di Foppe di Nadro
  • Cimbergo: Area di Campanine
  • Paspardo: Area di Plas, In Vall, Sottolaiolo

La Riserva è percorsa da sentieri sterrati e strade agro-silvo-pastorali. Presso l'area di Foppe di Nadro si più visitare il Villaggio Preistorico, con ricostruzione di riparo mesolitico, capanna neolitica e abitazione alpina dell'età del ferro. All'interno dei boschi della Riserva si trovano delle baite ristrutturate denominate Foresterie che consentono l'alloggio di turisti.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b "Informazioni - Patrimonio UNESCO" su Arterupestre.it, su arterupestre.it. URL consultato il 18 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  2. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix. 5º Aggiornamento approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003.
  3. ^ Paola Giovetti, L'italia dell'insolito e del mistero: 100 itinerari diversi pp. 25-26, Edizioni Mediterranee, 2001, ISBN 978-88-272-1382-7.
  4. ^ Dana Facaros, Michael Pauls, Italy quinta edizione p.291, New Holland Publishers, 2004, ISBN 978-1-86011-113-6.
  5. ^ GASTALDI C., TROLETTI F., La fase IV. L’età storica, SANSONI U., GAVALDO S. (a cura di), Lucus Rupestris. Sei millenni d’arte rupestre a Campanine di Cimbergo, Ed. del Centro, Capo di Ponte (Bs) 2009, pp. 339-378.
  6. ^ Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, su World Wide Meta Museum. URL consultato il 21 maggio 2009 (archiviato il 25 luglio 2011).
  7. ^ "Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo" su Vallecamonicaunesco.it, su vallecamonicaunesco.it. URL consultato il 18 dicembre 2012.

Bibliografia

  • Paolo Medici e Silvana Gavaldo, L’arte rupestre di Foppe di Nadro Vol. 2: catalogo delle rocce incise, Capo di Ponte, Edizioni del Centro, 2019, ISBN 978-88-86621-53-3
  • Tiziana Cittadini, L’arte rupestre di Foppe di Nadro Vol. 1: catalogo delle rocce incise, Capo di Ponte, Edizioni del Centro, 2017, ISBN 978-88-86621-40-3.
  • Alberto Marretta, Angelo Fossati, Tiziana Cittadini, La Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, Breno, Tipografia Camuna, 2007, ISBN 88-86621-48-5.
  • Umberto Sansoni, Gavaldo Silvana, Lucus rupestris. Sei millenni d'arte rupestre a Campanine di Cimbergo, Capo di Ponte, Edizioni del Centro, 2009, ISBN 978-88-86621-33-5.

Voci correlate

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