Rifugio Melano
Il rifugio Giuseppe Melano "Casa Canada" è un rifugio alpino situato ai piedi del monte Freidour, nella città metropolitana di Torino, a 1.060 m s.l.m. StoriaIl rifugio fu realizzato dalla sezione C.A.I. di Pinerolo all'inizio degli anni settanta, in conseguenza di un lascito testamentario del socio Giuseppe Melano.[1] La struttura originaria era un container metallico, appoggiato su basamento in calcestruzzo. Negli anni 2000 si cominciò a pensare di rinnovare la struttura. Un primo progetto, a cura della Comunità Montana Pinerolese Pedemontano e del medesimo CAI Pinerolo, prevedeva la realizzazione di una struttura in muratura di pietrame e cemento armato. Successivamente fu invece deciso di realizzare il nuovo rifugio riutilizzando la struttura di Casa Canada, una delle strutture di appoggio utilizzate durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006.[2] Questa struttura, costituita da un prefabbricato in legno, era la sede ufficiale di rappresentanza del Canada per promuovere le successive olimpiadi del 2010 a Vancouver. Originariamente ubicata in piazza Valdo Fusi a Torino, la struttura è stata poi donata dallo stesso Paese americano alla comunità locale al termine dell'evento. L'iniziativa è stata diretta da CAI Pinerolo, Comunità Montana e Comune di Frossasco, con contributi e sponsorizzazioni da parte di diversi enti pubblici ed organismi ed imprese privati.[2] Il rimontaggio della nuova struttura è avvenuto nel 2008, anno in cui sono anche stati terminati gli impianti interni. Nel 2009 è stata affidata la prima gestione del rinnovato rifugio.[1] L'inaugurazione ufficiale della nuova struttura è avvenuta il 25 settembre 2011.[3] Caratteristiche e informazioniIl rifugio si trova in Comune di Frossasco, ed in particolare in Val Noce, in localitàRocca Sbarua.[1] Si tratta di una struttura prefabbricata in legno di pino strobo, ad un piano. AccessiLa via di accesso più breve parte dalle borgate Dairin e Brun, raggiungibili in automobile da Pinerolo lungo la val Lemina. Da qui si raggiunge il rifugio con una marcia di 30 minuti da Dairin, e 45 minuti da Brun. Una via alternativa parte dalla borgata Scrivanda (comune di Cantalupa), da cui si raggiunge il rifugio in circa 1h 20'.[4] Ascensioni
Altre attivitàNei pressi del rifugio si trova la palestra di roccia di Rocca Sbarua, utilizzata fin dagli albori dell'alpinismo dagli appassionati di Torino e dintorni, tra cui nomi come Gabriele Boccalatte, Giusto Gervasutti, Gian Piero Motti e Gian Carlo Grassi. La falesia presenta oltre 100 vie di arrampicata, di lunghezza variabile tra i 20 ed i 200 metri, con difficoltà che partono dal 3+ ed arrivano fino a vie ancora da liberare per le quali si parla di 8ª o superiore.[5] Sul sentiero che permette di arrivare al rifugio dalla frazione Talucco è stato allestito il Museo della carbonaia, nel quale sono ricostruite le diverse fasi dell'antica produzione di carbone di legna.[6][7] Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|