Rhodesian Air Force
La Rhodesian Air Force, spesso abbreviata in RhAF, è stata l’aeronautica militare della Rhodesia, attiva, con varie denominazioni, dal 1935 al 1980: nata come forza aerea della colonia autonoma della Rhodesia Meridionale, è stata dal 1953 al 1963 l’aeronautica della Federazione della Rhodesia e del Nyasaland, dal 1964 di nuovo della Rhodesia Meridionale e dall’11 novembre 1965 della Rhodesia. StoriaLa prima forza aerea della colonia autonoma della Rhodesia Meridionale venne formata nel 1935 con denominazione 1st Battalion Rhodesia Regiment - Air; nel 1936 Arthur Harris venne nominato come consigliere per lo sviluppo della neonata forza aerea. Il 1º aprile 1938 la rinominata Southern Rhodesia Air Unit venne separata dalle forze armate territoriali rendendola un organo indipendente; nello stesso anno i primi piloti rhodesiani, qualificati nel Regno Unito, entrarono in servizio.[1] Seconda guerra mondialeIl 26 agosto 1939 la Southern Rhodesia Air Unit venne trasferita a Nairobi e il 6 settembre 1939 il reparto di volo venne designato No. 1 Squadron, Southern Rhodesia Air Force. Nel 1940 venne istituito il Rhodesian Air Training Group con lo scopo di addestrare piloti, navigatori e mitraglieri per le aeronautiche militari alleate; alcuni aviatori rhodesiani addestrati nelle scuole locali vennero arruolati nel No. 266 Squadron e nel No. 44 Squadron della Royal Air Force. Il 1º aprile 1940 il No. 1 Squadron venne rinominato No. 237 (Rhodesia) Squadron e inglobato nella RAF; venne dispiegato, inizialmente dotato di Hawker Hart e successivamente di Gloster Gladiator, in Kenya, Sudan ed Eritrea prendendo parte alla Campagna dell'Africa Orientale Italiana. A maggio 1941 lo squadrone venne trasferito in Egitto e riequipaggiato con Hawker Hurricane, un anno dopo venne trasferito in Iraq e successivamente in Libia; nel 1944 venne trasferito in Corsica e riequipaggiato con Supermarine Spitfire Mk.Vc e Mk.IX. Lo squadrone venne sciolto nel 1946.[1] Nell’agosto 1941 vennero istituiti il Southern Rhodesia Woman’s Auxiliary Air Force, un reparto femminile dedicato ad operazioni a terra come manutenzione leggera, trasporto di componenti aeronautici o preparazione di paracaduti, e il Rhodesian Air Askari Corps, un reparto volontario di nativi il cui compito principale era la sorveglianza delle basi. Ian Smith, futuro primo ministro della Repubblica di Rhodesia, servì nel 237 Squadron dal 1942 al 1945 venendo abbattuto nei pressi di Alessandria nel 1944.[2] DopoguerraNel 1947 venne attivato l'Empire Air Training Scheme, un programma di addestramento per piloti e navigatori dell’Impero britannico, e uno squadrone comunicazioni, denominato Southern Rhodesia Staff Corps, Communications Squadron. La Southern Rhodesia Air Force venne riattivata il 28 novembre 1947. Nel 1951 la SRAF ricevette 22 Spitfire Mk.22 acquistati come surplus dalla RAF, nel dicembre 1952 arrivarono i primi 4 De Havilland Vampire FB.9 di 16 ordinati e nel maggio 1954 il primo Vampire T.11 su altrettanti ordini.[1] Nel 1953 la Rhodesia Meridionale venne accorpata al Nyasaland (l’attuale Malawi) e alla Rhodesia Settentrionale (l'attuale Zambia): di conseguenza la forza aerea della neonata Federazione della Rhodesia e del Nyasaland venne denominata Royal Rhodesian Air Force (RRAF) e adottò una struttura simile a quella della RAF. Nel 1958 il No. 1 Squadron e parte del No. 3 Squadron sono stati inviati a Aden per operare a supporto della RAF in seguito al colpo di stato in Iraq, nel 1960 il No. 3 Squadron venne dispiegato per trasportare rifornimenti in Katanga ed evacuare personale nella Crisi del Congo.[3] A partire dalla dichiarazione unilaterale d'indipendenza dal Regno Unito del 1965, a causa delle sanzioni internazionali la Rhodesia si ritrovò priva di partner commerciali e le sue forze armate si ritrovarono a dipendere da Sudafrica, Portogallo e, in misura minore, da Israele e Iran, che non applicavano alcuna sanzione; oltre alle forniture provenienti dalle già citate nazioni, parte degli aeromobili venne importata illegalmente aggirando le sanzioni oppure venne prelevata dal Mozambico a seguito della sua indipendenza dal Portogallo. Nel 1970, in seguito alla proclamazione della Repubblica, venne adottata la denominazione Rhodesian Air Force, che venne mantenuta fino al 1980, anno in cui, con l’indipendenza dello Zimbabwe, venne costituita la Air Force of Zimbabwe. Guerra civileA partire dal 1974 la forza aerea divenne protagonista della cosiddetta Fireforce, una tattica nella quale unità composte da 4 elicotteri armati trasportanti 4 soldati ciascuno, 1 Dakota per il dispiegamento di paracadutisti e 1 Lynx per l’attacco al suolo venivano dispiegate per annientare rapidamente gruppi di guerriglieri prima che potessero disperdersi.[4] StrutturaLa Rhodesian Air Force disponeva di due basi, New Sarum presso Salisbury e Thornhill presso Gwelo, che vennero affiancate da nove Forward Airfields (FAF), basi temporanee allestite a partire dal 1967 presso aeroporti già esistenti o improvvisate e destinate al contrasto della guerriglia.[5] Elenco delle unitàUnità stanziate a New Sarum
Unità stanziate a Thornhill
BandiereCoccarde
EquipaggiamentoLa seguente tabella riporta gli aeromobili utilizzati dalla Southern Rhodesian Air Force, dalla Royal Rhodesian Air Force e dalla Rhodesian Air Force ed esclude quelli usati quando il reparto era alle dipendenze della Royal Air Force.[15]
Note
Bibliografia
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