Restitutore analiticoIl restitutore analitico rappresenta il primo passo verso quello digitale. Le immagini fotografiche sono ancora analogiche, ma le coordinate rilevate da esse vengono elaborate dal calcolatore. I vantaggi sono facilmente immaginabili, a partire dal disegno fornito, che nel restitutore analogico era su un foglio di materiale inestensibile, mentre in quello analitico era su dischetto e si parlava di disegno numerico. Le elaborazioni dei dati numerici era funzione della fantasia di chi li utilizzava, ma si profilavano già i primi rischi. Per esempio, la scala del disegno ottenuto nella restituzione dipende dalla scala-fotogramma, cioè dalla scala approssimativa con cui un oggetto è rappresentato sul fotogramma. In pratica, volendo esagerare, su di una fotografia aerea ripresa ad altissima quota, ad esempio con scala-fotogramma 1:100.000, non si può fare una restituzione in scala 1:500, proprio perché i particolari richiesta da questa scala non sono apprezzabili sulla prima. Wild Aviolyt AC1In fotografia è riportata l'immagine di copertina, negli anni '80, del sistema universale di stereorestituzione analitica, assistito da calcolatore, Wild Aviolyt AC1, con tavolo automatico Aviotab TA2. In costi lievitavano notevolmente, infatti si passava dai 100.000.000 dell'autografo Wild A40 ai 600.000.000, ma era sufficiente provare ad utilizzarlo per dare tutte le giustificazioni possibili.
Per citare solo altri vantaggi:
Si potrebbe ancora continuare, ma l'arrivo di questo tipo di restitutore, come tutte le novità, suscitava entusiasmo in alcuni e diffidenza in altri. Bibliografia
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