Renardite

Renardite
Classificazione StrunzVII/X.00-00
Formula chimicaPb(UO2)4(PO4)2(OH)4·7(H2O)
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico
Parametri di cellaa0=16,01 b0=17,5 c0=13,7 Z=2
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m
Gruppo spazialeBmmb
Proprietà fisiche
Densità4,35 g/cm³
Durezza (Mohs)3-4
Sfaldaturaperfetta secondo (100)
Coloreda giallo limone a giallo verdastro
Lucentezzavetrosa-adamantina
Opacitàtranslucida-trasparente
Diffusionerara
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La renardite è un minerale, chimicamente un fosfato idrato di piombo e uranile.
Inizialmente rinvenuta a Shinkolobwe (ex Katanga) e descritta da Alfred Schoep, prende il nome in onore di A. F. Renard.[1]

Abito cristallino

Si rinviene in individui cristallini allungati e appiattiti, fino a 2 mm di lunghezza; in croste microcristalline, in aggregati a stella, in noduli fibroso-raggiati e in masse lamellari.[1]

Origine e giacitura

Forma in cui si presenta in natura

Località di ritrovamento

A Shinkolobwe (ex Katanga) si rinviene associata a torbernite, kasolite e dumontite; a Grabo (Costa d'Avorio si forma come alterazione dell'uraninite.
È relativamente diffusa in Francia: a La Faye (Saona e Loira), associata a parsonsite, kasolite, torbernite, autunite; a Aux-Brosses si rinvengono numerosi termini di passaggio fra la renardite e la fosfouranilite; a Bigay (Puy-de-Dôme) e Kersegalec (Morbihan) con torbernite e pseudomorfosi di autunite.[1]

Note

  1. ^ a b c (FR) Claude Guillemin, Minéraux d'uranium du Haut Katanga, 1958.

Collegamenti esterni

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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