«Proposta di legge: Modificare la Costituzione per riconoscere i Primi Popoli d'Australia istituendo la "Aboriginal and Torres Strait Islander Voice". Approva questa proposta di modifica?»
La data del referendum è dunque stata conseguentemente annunciata da Albanese il 30 agosto[9], ai sensi dell’Art. 128 § (1) della Costituzione[10].
Proposta in dettaglio
Modifica costituzionale
Nello specifico, qualora la proposta fosse stata approvata sulla scheda referendaria, la costituzione sarebbe stata emendata come segue[11]:
«Successivamente all’Art. 128 è inserito il seguente paragrafo:
Capitolo IX - Riconoscimento dei popoli aborigeni e isolani dello Stretto di Torres
129. Voce degli Aborigeni e degli Isolani dello Stretto di Torres
In riconoscimento dei popoli aborigeni e isolani dello Stretto di Torres come primi popoli dell'Australia:
I. Ci sarà un organo, da chiamare “Voce Aborigena e degli Isolani dello Stretto di Torres”[12];
II. La “Voce Aborigena e degli Isolani dello Stretto di Torres” può presentare osservazioni al Parlamento ed al governo esecutivo del Commonwealth su questioni relative ai popoli aborigeni e isolani dello Stretto di Torres;
III. Il Parlamento, fatto salvo la presente Costituzione, avrà il potere di fare leggi in merito alle questioni relative alla “Voce Aborigena e degli Isolani dello Stretto di Torres”, compresa la sua composizione, funzioni, poteri e procedure.»
(Testo del Disegno di legge approvato)
Princìpi istitutivi
Poco dopo aver reso pubblico il testo della modifica, il Governo australiano ha altresì pubblicato una serie di princìpi istituitivi dell’organo, al fine di guidare la legislazione per lo stesso e determinarne una sua struttura solida, imparziale, autorevole e duratura[13][14].
La funzione consultiva ed ausiliaria al Parlamento e al Governo tramite l’emanazioni di osservazioni ed esposizioni, anche su richiesta dei due organi;
Un proprio sistema di risorse per consentirle di ricercare, sviluppare e fare esposizioni;
La rappresentanza dell’organo rispecchiante le volontà delle comunità locali, ai fini di garantire legittimità culturale e sociale, e per un periodo di tempo determinato, ai fini di mantenere il principio di responsabilità;
L’obbligatorietà di far parte dell’organo solo se aborigeni australiani, secondo il “test standard in tre parti”;
Lo scòpo di raggiungere un potenziamento delle comunità, nonché di raggiungere e diffondere l’inclusività il rispetto ed una cultura appropriata ed informata sulle popolazioni originarie;
La continua consultazione con le comunità locali, nonché una solida responsabilità e trasparenza, secondo il controllo e la giurisdizione della “Commissione nazionale anti-corruzione”;
La possibilità di sanzione o rimozione per colpa grave;
La collaborazione con gli organi istituzionali già esistenti, ad ogni livello;
L’impossibilità di gestire denaro, beni o servizi e di influenzarne o attuarne il movimento;
L’eventuale presenza di 24 membri, sebbene il numero fosse da definire con legislazione propria[15][16].
Sistema di voto
Disposizioni generali
Come nel caso di un’elezione, anche nel caso dei referendum si applicano le medesime disposizioni previste per le prime, a livello del cittadino, dell’organizzazione e delle modalità.
Quorum e maggioranze richieste
A differenza di una normale votazione, tuttavia, per via della natura rigida della legge fondamentale australiana, ai sensi dell’Art. 128 della stessa, al fine di attuare una revisione costituzionale è necessaria, in un referendum, una doppia maggioranza: è obbligatorio, dunque, che si verifichino due precise condizioni, pena il fallimento della stessa consultazione[17].
Esse sono:
Il voto favorevole del il 50%+1 degli elettori a livello nazionale (maggioranza assoluta);
Il voto favorevole della maggioranza degli elettori in almeno quattro dei sei Stati australiani (affinché quest’ultimi ratifichino il loro voto come favorevole).
I voti espressi nei Territori sono conteggiati a livello nazionale (dunque per la prima maggioranza), ma non per la seconda.
Secondo i sondaggi aggiornati ad agosto 2023, il numero di favorevoli alla modifica costituzionale fu dichiarato in netto declino rispetto allo stesso mese del 2022 (46% contro 65%), mettendo a rischio la buona riuscita del referendum[19].
(EN) Risultati, su tallyroom.aec.gov.au, Australian Electoral Commission (AEC). URL consultato il 14 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2023).