Caratteristiche: cane di dimensioni medio-grandi, con pelo lungo e di colore nero, nero focato o nero calzato. Indole docile.
Situazione della razza: diffusione molto limitata. Attualmente un'associazione amatoriale si sta occupando del recupero della razza e di un eventuale riconoscimento della stessa da parte dell'ENCI. Nell'aprile del 2012 è stato costituito il Club Italiano Pastore della Sila (C.I.P.S.), con sede in San Giovanni in Fiore (Cosenza), che ha come scopo principale il recupero, la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione della razza nel rispetto della funzione millenaria della stessa.[2]
Situazione della razza: possibile un prossimo riconoscimento ufficiale di un'unica razza denominata Piccolo lepraiolo italiano, che riunisca le 3 varianti: Montanino delle Alpi, il Piccolo lepraiolo dell'Appennino e il Cravin[5].
Attitudine: cane da masseria, conduttore di greggi
Caratteristiche: agile e muscoloso, molto attivo, colore nero o rosso con leggere focature, particolarità sono le orecchie a rosa. Spesso nasce naturalmente anuro o brachiuro.
Origine: Sicilia: quasi tutta l'isola, specie zone interne.
Attitudine: guardia, conduttore e tutore di greggi
Situazione della razza: è in corso un difficile recupero, in siciliano la parola mànnara significa "mandria", in tempi molto remoti veniva chiamato "u lobbiru ri mànnara". Altri sostengono che mannara derivi dal latino manere, attendere e che il cane di mànnara è tale poiché attendeva, controllava il gregge nell'ovile.
Origine: limitatamente alle alture di una parte centrale della Sicilia (Cammarata, Santo Stefano Quisquina e dintorni).
Attitudine: tutore e conduttore di greggi
Caratteristiche: diverso dallo Spino siciliano, con la caratteristica barbetta che scende sulle facce del muso e all'altezza della giogaia si allunga un po' di più a mo' di pizzetto; vecchi pastori affermano che coesisteva col cane di mannara ed era particolarmente resistente a neve, bufere e intemperie.
Attitudine: Guardia, pastore di pianura e conduttore di greggi
Caratteristiche: mantello con variazioni di colore tra il nero il fulvo e il bianco, pelo lanoso, che rimane più lungo ed infeltrito nei fianchi laterali e nel dorso, Più corto nella parte anteriore del tronco, di aspetto molto rustico e tipico, quando lavora nel gregge crea uno strettissimo rapporto e diventa tutt'uno con esso.
Situazione della razza: Presenza di esemplari nelle masserieragusane, dal 2015 la razza è stata riconosciuta dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (E.N.C.I.) con il numero 906.
Origine: originario della zona meridionale o centro-meridionale dell'isola(area dei Monti Sicani)
Attitudine: cane pecoraio, conduttore e guardiano di greggi. Quando lavora nel gregge crea uno strettissimo rapporto, diventando tutt'uno con esso.
Caratteristiche: mantello color crema chiaro(carattere identificativo di razza) in tutte le sfumature, più raramente altre colorazioni (nero); pelo riccio e/o ondulato non lungo. Il muso è ricoperto di peli ispidi, aspetto molto rustico, di grande stazza, oggi ne rimangono purtroppo pochi esemplari.
Situazione della razza: Qualche esemplare presente sui Monti Sicani fra Agrigento e Palermo.
Origine:la Piana di Vittoria, zona pedemontana degli Iblei, area pianeggiante delimitata dal mar Mediterraneo, ad est dall'Altopiano Ibleo e a nord-ovest dal fiume Dirillo e le modeste alture di Niscemi e Mazzarrone che separano la piana di Vittoria dalla piana di Gela.
Attitudine: Cane avvisatore di intrusi.
Caratteristiche: Miniatura dello Spino degli Iblei, gli assomiglia particolarmente.
Situazione della razza: Ancora qualche esemplare nella zona Pedemontana dei Monti Iblei.
Sardegna
Tra le razze sarde le più note sono probabilmente: Cani de lèpori o cane da lepre (levriero sardo), Cani de Fonne o cane di fonni (pastore fonnese), Sorgolìnu o Cani pertiatzu.
Situazione della razza: Vari esemplari sono presenti nelle campagne gavoesi e sarde, grazie alla nota distribuzione dei pastori gavoesi su tutta l'isola.
Dogo sardesco o Cani pertiatzu[12] (altri nomi in altre lingue: Sardinian Cattledog, Sardinian Dogge, Sardesco Bulldogge, Dogo Sardenesco, Dogo Sardo; altri nomi in sardo: Beltigadu, Cani Trinu, Jagaru, Pertogatzu, Sorgolinu)
Caratteristiche: Cane di tipo molossoide dal manto tigrato, fulvo, mielato, nero; viene spesso erroneamente scambiato per una variate del Cane di Fonni a pelo raso[13].
Situazione della razza: Vari esemplari sono presenti nelle campagne sarde.
Caratteristiche: Orecchie a rosetta, come il greyhound inglese, il galgo español ed altri levrieri.
Situazione della razza: Pochi rari esemplari, forse 100 esemplari in tutto[15].
Cane de Fonne altri nomi (meno corretti perché possono indurre in errore) Mastino di Fonni o Mastino Fonnese[16] (altri nomi in altre lingue: Mastino Sardesco, Fonnese Mastiff, Pastore Sardesco, Sardinian Mastiff; altri nomi sardi: ane 'e accappiu, Cani fonnesu antigu, cani sardu antigu).:
Caratteristiche: Cane dal mantello semilungo e inspido simile a razze spagnole e portoghesi, molto territoriale a aggressivo verso gli estranei, agile e gran lavoratore; usato nella guerra di Libia del 1911-12 con la brigata Sassari[17][18][19].
Situazione della razza: È presente in Sardegna in diverse linee di sangue tipiche; L'associazione Amatori Cane Fonnese, Affiliata ENCI con sede a Sassari sta portando a compimento il progetto di riconoscimento della razza e tutta una serie di studi genetici, grazie alla collaborazione della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Sassari.
Attitudine: Cane da pastore sia da conduzione che da custodia.
Caratteristiche: Cane di tipo lupoide di media taglia contraddistinto da dentatura con chiusura a tenaglia e speroni articolati sui garretti posteriori.
Situazione della razza: Ha rischiato l'estinzione ma ad oggi sono presenti molti soggetti puri.
Attitudine: Caccia al cinghiale ed altri mammiferi.
Caratteristiche: Presenta vari colori in due varianti di pelo: a pelo raso, a pelo forte.
Situazione della razza: Riconosciuto ENCI delibera n ° 192/03/SB del 07/07/2003. Possibile un prossimo riconoscimento della FCI, 1000 esemplari puri[23].
Caratteristiche: Somiglia ad un incrocio tra un Mastiff e un Cane di San Bernardo, alto 80 cm, pesa anche 75 kg, i colori sono: rosso, grigio e grigio/rosso.
Situazione della razza: Probabile prossima estinzione, si stimano solamente 20 esemplari puri[25].
Situazione della razza: Possibile un prossimo riconoscimento ufficiale di un'unica razza: Piccolo lepraiolo italiano che riunisca le 3 varianti: Montanino delle Alpi, il Piccolo lepraiolo dell'Appennino e il Cravin[5].