Fu quindi nominato fellow del Merton College e ordinario di storia all'Università di Birmingham nella qual insegnò dal 1901 al 1933.[4] Per alcuni fu il preside della facoltà storica[senza fonte], dopo aver iniziato a Birmingham una tradizione di studi russi con la pubblicazione nel 1919 del volume Russia from the Varangians to the Bolsheviks, un'opera storica che arrivò a trattare la caduta dell'ultimo zar, omettendo il regime bolscevico. Gli studi di Beazley furono ripresi da Sergei Konovalov, figlio del massone Aleksandr Konovalov (1875-1949), imprenditore russo e Ministro della Guerra durante il governo provvisorio, figlio che divenne il primo direttore del dipartimento di studi russi fondato a Birmingham nel 1936.[5]
A cavallo fra le due guerre mondiali, manifestò il proprio orientamento filogermanico all'establishment politico e intellettuale della Gran Bretagna[6], come emerge dai contributi regolarmente trasmessi alla Anglo-German Review, fondata nel 1936 come l'organo di The Link[7], un'associazione culturale londinese che aveva raccolto un gruppo di filonazisti antisemiti intorno alla figura dell'ufficiale di marina Barry Domvile. A seguito di tali servizi, fu eletto membro del consiglio direttivo di The Link.[7]
Fu uno dei firmatari di una lettera pubblicata sul Times di Londra il 12 settembre 1938, nella quale si esprimeva vivo apprezzamento per l'Accordo di Monaco del successivo 30 settembre e si chiedeva alle parti un'intesa di più vasta portata con la Germania nazionalsocialista.[8]
(EN) I paper di Charles Raymond Beazley, su Dartmouth College Library. URL consultato il 9 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2020).