Rascel Marine

Rascel Marine
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1958
Durata91 minuti
Dati tecniciFerraniacolor, schermo Totalscope
Generecommedia
RegiaGuido Leoni
SoggettoGuido Leoni
SceneggiaturaGuido Leoni, Fede Arnaud, Giorgio Lotta e Dore Modesti
ProduttoreFranco Cristaldi
Casa di produzioneLux Film, Vides Cinematografica
Distribuzione in italianoLux Film
FotografiaGianni Di Venanzo
MontaggioOtello Colangeli
MusicheRenato Rascel e Gino Mazzocchi
ScenografiaMaurizio Mammì
CostumiOrietta Nasalli-Rocca
TruccoEligio Trani
Interpreti e personaggi

Rascel Marine è un film italiano del 1958 diretto da Guido Leoni.

Trama

Nel luglio del 1944, due sottomarini statunitensi e giapponesi si trovano nelle vicinanze di una sperduta isoletta dell'Oceano Pacifico e i due sergenti impartiscono l'ordine di conquistarla. Spediscono pattuglie di sette componenti e, durante l'esplorazione, si accorgono che l'isoletta in realtà è abitata da un indigeno, che vive lì con le sue giovani figlie, il quale indica a ciascuno strade diverse per giungere alla cima dell'unica montagna. I due caporali, senza saperlo, arrivano insieme a conquistare la vetta ma, una volta che si accorgono della presenza reciproca, inizia un conflitto a fuoco che in breve degenera in un bombardamento che distrugge la capanna dove vive l'indigeno.

Le due pattuglie trovano rifugio in una grotta e, costrette loro malgrado a fraternizzare, una volta terminato il bombardamento vengono obbligate dall'indigeno a costruire una nuova capanna. Durante i lavori, però, entrambi i caporali si innamorano delle due fanciulle, ricambiati; dopo aver celebrato un doppio matrimonio con rito e usanze locali cominciano schermaglie e invidie tra gli altri soldati, che rischiano di generare ulteriori conflitti e incomprensioni. La cosa rischia di protrarsi a lungo con una guerra ancora da combattere, ma sarà proprio lo scaltro e astuto indigeno a trovare la soluzione per accontentare tutti. Quando arriva la notizia che la guerra è finita, prenderanno una decisione.

Anni più tardi le due delegazioni americane e giapponese arrivano all'isoletta per una commemorazione credendo i loro soldati tutti scomparsi: senza farsi notare, e commuovendosi, gli stessi soldati protagonisti di quell'avventura, che hanno trasformato quel luogo in un posto pacifico, osserveranno con le loro mogli la cerimonia in loro ricordo.

Distribuzione

Il film ottenne il visto di censura n. 28.287 dell'11 dicembre del 1958 con una lunghezza di 2.898 metri[1] e venne dichiarato per tutti a condizione di tagliare due sequenze dove le figlie dell'indigeno fanno il bagno e si mostrano senza vestiti alla vista dei soldati mentre escono dall'acqua e dentro la nuova capanna da loro costruita.

Nella pubblicazione in DVD, avvenuta nel 2013 dalla Cristaldifilm, le scene sono state reintegrate. Nell'edizione in DVD sono presenti negli extra due interviste a Enrico Vaime e ad Enzo Garinei.

Colonna sonora

Il brano dei titoli di testa, Caporal Boogie, composto da Renato Rascel e Gino Mazzocchi, è cantato da Renato Rascel.

Note

  1. ^ Rascel Marine – Documento originale del visto di censura (PDF), su italiataglia.it. URL consultato il 7 marzo 2021.

Collegamenti esterni

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